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Home » Esteri

Siria, Assad al fronte con i soldati accusa Erdogan: “È un ladro, ci ruba la terra”

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Il presidente turco, che oggi incontrerà Vladimir Putin a Sochi, annuncia che dopo il coprifuoco "neutralizzerà" i curdi che incontrerà ancora al confine

Siria, Assad al fronte accusa Erdogan: ‘È un ladro, ci ruba la terra’

Il presidente siriano Bashar al Assad si trova insieme alle truppe dell’esercito di Damasco sulle prime linee nella città di Hobait, nella regione di Idlib in Siria. Lo ha fatto sapere la presidenza siriana su Twitter, invitando a “rimanere sintonizzati”. La zona di Idlib è ancora in mano ai ribelli e agli jihadisti. Intanto, scade questa sera la tregua accordata dal presidente della Turchia Receyp Tayp Erdogan e non sembra ci siano spiragli per un rinnovo del cessate il fuoco.

“Erdogan è un ladro, ha rubato fabbriche, grano e petrolio e oggi ruba la terra”, avrebbe detto il presidente siriano Bashar al Assad, secondo quanto riferisce l’account Twitter della presidenza di Damasco, mentre si trova in visita ai militari nella regione di Idlib.

Ed è atteso oggi, 22 ottobre, a Sochi l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin ed Erdogan sulla Siria. Il Cremlino auspica che il presidente turco, durante i colloqui, sveli i futuri piani della Turchia sulla Siria. “La Russia – ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dalla Tass – vuole discutere la situazione nel nord-est della Siria in modo da comprendere meglio gli eventi, avere informazioni sui piani della Turchia e confrontarli con i piani generali sulla promozione di una soluzione politica” della crisi siriana.

Erdogan intanto non ha intenzione di ritirarsi. E annuncia anzi che l’esercito turco non esiterà a uccidere i curdi che incontrerà dopo la fine della tregua nei territori al confine. “I terroristi che saranno incontrati” dall’esercito turco nel nord-est della Siria “dopo le 22” di oggi (le 21 in Italia), quando scadrà la tregua concordata da Ankara e Washington, “saranno neutralizzati”. È l’avvertimento lanciato con una nota dal ministero della Difesa turco.

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