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Ma lo shutdown, esattamente, cos’è?

Immagine di copertina
Il Congresso statunitense. Credit: Tasos Katopodis/ Getty Images/AFP

Shutdown traduzioneShutdown letteralmente è la traduzione di “spegnimento” o “arresto”. Nel lessico giornalistico questa espressione significa più propriamente il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti.

Si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti (paragonabili ai nostri ministeri) e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale.

In particolare, lo shutdown è una procedura prevista dall’Antideficiency Act e prevede che, senza l’approvazione degli stanziamenti, le attività governative non essenziali debbano essere sottoposte a un blocco fino all’approvazione di un rifinanziamento da parte del Congresso.

Nella storia degli Stati Uniti questa “paralisi amministrativa” è scattata nel 1980, nel 1990, nel 1995, nel 1996, nel 2013 e nel 2018.

Shutdown 2018 – Nel 2018 si sono verificati tre shutdown. Il primo è scattato tra il 20 e il 23 gennaio sul tema dell’immigrazione: in particolare sul Daca, provvedimento di Obama a tutela dei clandestini minorenni. Il secondo blocco è avvenuto a febbraio, a causa di un disaccordo sulle politiche di bilancio, ed è durato solo poche ore.

Il terzo shutdown dell’anno è scattato il 22 dicembre: il nodo, questa volta, sono state le divergenze interna al Congresso sui 5 miliardi di dollari reclamati dal presidente Donald Trump nel bilancio per la costruzione del muro al confine con il Messico.

Alla mezzanotte di Washington sono venuti meno i finanziamenti per un quarto delle agenzie federali, comprese quelle che gestiscono la sicurezza interna, le forze dell’ordine, la raccolta delle tasse, i trasporti e i parchi nazionali che resteranno aperti durante le festività natalizie senza personale.

Gli altri dipartimenti, come il Pentagono, continueranno invece a funzionare regolarmente perché il loro bilancio è stato già approvato, spacchettando il provvedimento.

In un video pubblicato su Twitter il presidente ha annunciato lo stop: “Speriamo che non duri a lungo”, ha dichiarato Trump, accusando i democratici di non aver garantito i voti.

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