Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Russia, ritirate le accuse contro il giornalista Golunov: “Insieme abbiamo realizzato l’impossibile”

Immagine di copertina

Ritirate accuse giornalista Golunov – Dopo l’uscita dal carcere e gli arresti domiciliari, ora per Ivan Golunov, giornalista del quotidiano online Meduza, sono state ritirate le accuse di possesso e traffico di droga. Il caso è stato chiuso: il reporter, conosciuto per le sue inchieste indipendenti, è libero. A dichiararlo è stato il ministro dell’Interno, Vladimir Kolokoltsev, annunciando la fine del fermo che aveva scatenato le polemiche dell’opinione pubblica.

S&D

“In base ai risultati degli esami biologici, forensi, genetici e delle impronte digitali, è stata presa la decisione di chiudere il procedimento penale nei riguardi del signor Ivan Golunov per mancanza di prove della sua partecipazione al reato”, ha dichiarato il ministro.

E, di fronte a un processo che aveva scatenato da subito dubbi sull’autenticità delle accuse, sono saltate le prime poltrone. Kolokoltsev ha annunciato il licenziamento di due alti funzionari della polizia coinvolti nell’arresto, il capo della polizia di Mosca occidentale, il maggior generale Andrei Puchkov, e il capo del dipartimento di polizia di Mosca per il narcotraffico, il maggior generale Yury Devyatkin. I loro sottoposti – che avrebbero arrestato, interrogato, e forse picchiato, Golunov nei due giorni trascorsi in carcere – sono stati esentati dal lavoro fino alla conclusione di un’indagine sul loro operato.

La chiusura del caso Golunov rappresenta un inedito in Russia sia per la reazione della società civile sia per quella delle autorità che hanno ammesso la costruzione di un caso falso. Sul corpo di Golunov gli esperti non avevano trovato tracce di droga ed era emerso, inoltre, che le foto diffuse sul materiale stupefacente sequestrato nella sua abitazione erano false, elementi che rendono plausibile che il reporter fosse stato incastrato in un’operazione ideata appositamente come vendetta per il suo lavoro.

Nei giorni scorsi centinaia di persone si erano mobilitate per la liberazione del reporter. Una reazione comune, giornalisti e cittadini insieme. I tre principali quotidiani nazionali – Kommersant, Vedemosti e Rbk – erano usciti con la stessa prima pagina che riportava a caratteri cubitali la frase “Siamo tutti Ivan Golunov”.

 

Alla notizia della liberazione di Golunov, la dirigenza del sito Meduza, insieme ad altri esponenti del giornalismo indipendente russo, ha rilasciato una dichiarazione congiunta: “Insieme abbiamo realizzato l’impossibile”.

Reporters senza frontiere (Rsf) ha celebrato “la storica mobilitazione” dei russi che ha spinto le autorità a ritirare le accuse contro Golunov. E ha chiesto che “chi ha cercato di incastrarlo sia giudicato”.

Una richiesta simile è venuta anche all’oppositore Aleksei Navalny su Twitter, che ha esplicitato la sua “gioia” per la notizia della chiusura della vicenda. “Il ministero dell’Interno ha ammesso che il caso era fabbricato e due grossi capi della polizia sono stati licenziati. Ne consegue che ci sono dei poliziotti-esecutori che hanno commesso un crimine particolarmente grave. Ci sono dei mandanti e devono essere arrestati”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini