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    Il Regno Unito come l’Italia: Johnson torna a 3 livelli di allerta, basso solo per 1% Paese

    Londra, Regno Unito. Credit: Keith Mayhew/SOPA Images
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 27 Nov. 2020 alle 10:53

    Dopo il lockdown nazionale che si concluderà il 2 dicembre, il Regno Unito adotterà la stessa strategia in atto in Italia, quella dei tre diversi livelli di allerta, come ha annunciato il segretario alla Salute, Matt Hancock, alla Camera dei Comuni. In alcuni casi, tuttavia, saranno previste restrizioni più dure rispetto a quelli in vigore nell’ultimo mese. “Torniamo a un approccio regionale a livelli, limitando le misure più dure alle parti del Paese dove la prevalenza rimane troppo alta”, ha spiegato Hancock.

    Il nuovo sistema di livelli di allerta dovrà essere ratificato da Westminster nei prossimi giorni. Suscita però delle polemiche il fatto che alcuni dei maggiori centri urbani, come Londra e Liverpool, siano nel livello 2 nonostante le aree circostanti siano nel livello 3. Il primo ministro Boris Johnson, nel tentativo di contenere l’irritazione delle amministrazioni locali, ha promesso una revisione dell’allocazione dei livelli il prossimo 16 dicembre e nuovi contributi economici alle aree sotto i livelli 2 e 3. Si farà un’eccezione soltanto nei cinque giorni a cavallo del Natale, quando in tutta l’Inghilterra sarà consentito riunirsi in casa, con un tetto massimo di tre nuclei familiari.

    Regno Unito: i tre livelli di allerta

    Il 57,6 per cento della popolazione, circa 32 milioni di persone, sarà soggetta al livello 3, il più rigido, che vieta gli incontri al chiuso e nella maggior parte degli spazi aperti tra persone provenienti da abitazioni diverse. In queste aree la vendita di alcolici è soggetta a limitazioni e tutti i locali pubblici saranno chiusi, salvo che per l’asporto. Spostarsi al di fuori della propria area è sconsigliato a esclusione dei casi di necessità.

    Il 41,4 per cento della popolazione, ovvero 23,3 milioni di cittadini (inclusa Londra), sarà sottoposta invece al livello 2, quello intermedio, che vieta gli incontri al chiuso tra persone che vivono in abitazioni diverse a meno che non facciano parte della “cerchia di sostegno”. All’esterno sono vietati gli assembramenti superiori alle sei persone, la cosiddetta “rule of six“. I pub e i bar possono restare aperti solo se servono pasti e nessun altro locale può servire alcolici se non come accompagnamento a “pasti sostanziosi”.

    Per quanto riguarda il livello 1, quello più leggero, questo sarà applicato ad appena l’1 per cento della popolazione, circa 714 mila cittadini, ovvero i residenti nelle aree settentrionali della Scozia (Highland, Moray e isole), nell’isola di Wight e nella provincia di Cornwall, all’estremo Sud Ovest dell’Inghilterra. Si tratta delle restrizioni meno severe: la “rule of six” si applica sia all’interno che all’esterno, il telelavoro quando possibile e il divieto di servire al bancone nei pub.

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