Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La protesta in bikini delle donne algerine

Immagine di copertina
credit: Twitter

Dandosi appuntamento tramite i social network, centinaia di donne si sono incontrate in spiaggia ad Annaba, in Algeria, indossando il costume per manifestare contro chi le vorrebbe in burkini

Il 14 luglio, centinaia di donne – alcuni testate giornalistiche internazionali affermano si tratti di quasi 3mila – si sono date appuntamento tramite i social network sulla spiaggia turistica di Annaba, in Algeria, indossando il bikini come forma di protesta contro le frange musulmane integraliste che vorrebbero vietarlo.

Vi sono infatti gruppi di uomini che vigilano sulle spiagge algerine per impedire alle donne di mettersi in bikini.

È da alcuni giorni che piccoli gruppi di donne provano a manifestare in modo sparpagliato su diverse spiagge, ma adesso, grazie anche ai social network, il gruppo si è fatto più grande tanto da conquistare anche le pagine dei giornali locali e internazionali.

Per la religione islamica l’unico indumento consentito in spiaggia sono i pantaloni sino alla caviglia, la tunica e un velo sulla testa, ovvero il burkini.

La presenza di uomini nelle spiagge che intimidiscono e minacciano le bagnanti musulmane in costume a coprirsi, o a lasciare la spiaggia, sembra sia diventata ormai un’emergenza in diversi paesi del Maghreb.

Già nel 2014 alcuni “comitati per il pudore” giravano sulle spiagge per garantire il rispetto dei valori islamici in vista della stagione estiva. L’iniziativa era di un gruppo di giovani dei quartieri popolari della capitale Algeri, quali Bab el-Oued, al-Raies Hamidou, al-Hammamat, Baynam e altri ancora, che in collaborazione con alcune moschee e imam locali avevano lanciato la campagna “spiagge islamiche con valori algerini”.

– LEGGI ANCHE: Perché si parla tanto di burkini
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”