Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Due parrucchiere positive al Coronavirus incontrano 140 clienti ma non contagiano nessuno

Immagine di copertina
Credit: EPA/PIYAL ADHIKARY

Usa, parrucchiere positive al Coronavirus non contagiano nessuno

Due parrucchiere positive al Coronavirus il mese scorso hanno incontrato nel loro salone 140 clienti, ma non hanno contagiato nessuno. L’insolita storia è stata diffusa dall’ultimo bollettino del Cdc statunitense secondo cui le persone si sarebbero salvate dall’infezione grazie alle mascherine. Il caso avvenuto nel negozio di parrucchiere di Great Clips a Springfield (Missouri) dimostrerebbe – a loro dire – che l’adozione dei sistemi di protezione individuale sono efficaci nel limitare i contagi.

Le due parrucchiere si sono ammalate a metà maggio, continuando però a lavorare per circa una settimana dopo la comparsa dei primi sintomi, attribuiti in un primo momento a una allergia. Una volta sottoposte al tampone, le due hanno scoperto di essere positive al Coronavirus. Così sono stati rintracciati tutti i clienti che erano stati a contatto con le due professioniste. Nei 14 giorni successivi di isolamento forzato nessuno dei clienti ha avuto i sintomi del Coronavirus e i 67 che hanno scelto di sottoporsi al tampone sono risultati negativi.

“Un uso appropriato e corretto dei dispositivi di protezione per il viso è uno strumento importante per minimizzare la diffusione del virus Sars-Cov-2 da persone presintomatiche, asintomatiche o sintomatiche – hanno affermato gli esperti del Cdc-. Il risultato di questo studio può essere usato per le decisioni di salute pubblica”.

I funzionari sanitari hanno definito incoraggiante l’esito del salone e stanno utilizzando il caso delle due parrucchiere del Missouri come un esempio per dimostrare la limitazione del contagio attraverso le mascherine. Diversi studi rivelano infatti che il distanziamento fisico e l’uso dei dispositivi protettivi sono infatti i due modi migliori per prevenire la trasmissione del Coronavirus. L’ultimo studio pubblicato sulla rivista scientifica Lancet ha dimostrato che la percentuale di trasmissione senza mascherine è del 17,4 per cento, che scende al 3,1 per cento quando viene indossata.

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno