Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Nato, Erdogan contro l’ingresso di Finlandia e Svezia: “Non è possibile per noi essere a favore”

Immagine di copertina
Credit: Depo Photos via ZUMA Press Wire

Nato, Erdogan contro l’ingresso di Finlandia e Svezia: “Non è possibile per noi essere a favore”

Lo storico ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato incontra un ostacolo forse inatteso, all’interno della stessa Alleanza atlantica. La Turchia, paese membro dal 1952, ha dichiarato oggi di non avere “un’opinione positiva” dell’adesione dei due paesi scandinavi, accusati di aver dato ospitalità a militanti curdi, ricercati da Ankara. Svezia e Danimarca “sono come una pensione per le organizzazioni terroristiche”, ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che guida il secondo esercito dell’intera Alleanza, dopo quello statunitense.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, lanciata il 24 febbraio scorso da Vladimir Putin, i due paesi hanno iniziato a discutere apertamente dell’ingresso nell’alleanza militare che già riunisce 28 paesi europei, assieme a Canada e Stati Uniti, rinunciando così alla loro storica neutralità. Ieri il presidente e la prima ministra della Finlandia hanno chiesto congiuntamente che Helsinki faccia domanda “senza indugi”, mentre una presa di posizione ufficiale della Svezia è attesa a giorni.

L’annuncio è stato accolto duramente dalla Russia, che ha spesso fatto riferimento all’allargamento della Nato negli scorsi decenni come uno dei motivi principali dell’invasione dell’Ucraina. “L’allargamento della Nato e l’avvicinamento dell’alleanza ai nostri confini non rende il mondo e il nostro continente più stabile e sicuro”, ha detto ieri il Cremlino, ribadendo che l’adesione della Finlandia sarà “sicuramente” considerata come una minaccia.

Oggi Erdogan ha espresso un altro tipo di critica all’ingresso di due nuovi membri nell’alleanza, il quale richiederebbe l’accordo unanime degli altri paesi. “Non è possibile per noi essere a favore”, ha detto il presidente turco, sostenendo che nei parlamenti di alcuni paesi scandinavi siano anche presenti esponenti delle “organizzazioni terroristiche” curde.  Erdogan ha anche definito un “errore” far aderire la Grecia, entrata nella Nato lo stesso anno della Turchia. “Come Turchia, non vogliamo si ripetano simili errori”, ha aggiunto.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale