Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Nagorno-Karabakh, l’Armenia viola la tregua e bombarda Ganja: almeno 7 morti. Ma i separatisti armeni negano: “È una bugia”

Immagine di copertina

Nagorno-Karabakh, violato il cessate il fuoco: l’Armenia bombarda Ganja

L’Armenia ha violato il cessate il fuoco stabilito con l’Azerbaijan e relativo al conflitto nel territorio di Nagorno-Karabakh bombardando nella notte tra sabato 10 e domenica 11 ottobre la città di Ganja, la seconda più grande dell’Azerbaijan. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri di Baku su Twitter, specificando che le bombe armene sono state lanciate su un’area residenziale della città e hanno causato almeno 7 morti e 33 feriti, tra cui anche molti bambini. Il ministero della Difesa dei separatisti armeni del Nagorno Karabakh, invece, ha negato di aver bombardato Gandja. “È una bugia assoluta” ha dichiarato, sostenendo di aver rispettato la tregua.

La tregua era stata raggiunta con la mediazione della Russia e prevedeva che il cessate il fuoco entrasse in vigore a partire dalle ore 12, le 10 in Italia, del 10 ottobre. Tuttavia, già pochi minuti dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, il ministro della difesa armeno aveva accusato l’Azerbaijan di aver violato la tregua lanciando un’offensiva nella parte orientale del territorio. “La città di Kapan è stata appena colpita da missili, ci sono morti e feriti” aveva scritto il portavoce del ministro della Difesa armena su Facebook. Circostanza smentita dal collega azero che, sempre sui social, aveva replicato: “Si tratta dell’ennesima provocazione del nemico”. Le continue tensioni e provocazioni tra i due Paesi, comunque, dimostrano ancora una volta come la tregua sia fragilissima.

Leggi anche: 1. Nagorno-Karabakh, bombardata chiesa simbolo e feriti due giornalisti: la testimonianza dal fronte / 2. Mkhitaryan, lettera aperta a Putin, Trump e Macron: “In Nagorno Karabakh tragedia senza precedenti” / 3. Dalla Libia all’Azerbaigian: la guerra per procura dei mercenari siriani di Erdogan / 4. La città spettrale del Nagorno-Karabakh

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”