Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le milizie sciite hanno lanciato un attacco contro l’Isis nei pressi di Mosul

Immagine di copertina

L'obiettivo è quello di tagliare le vie di approvvigionamento dei jihadisti da Raqqa, in Siria

Le milizie sciite irachene hanno annunciato di aver lanciato un attacco contro i miliziani dello Stato islamico a Tal Afar, a ovest di Mosul. L’obiettivo è quello di tagliare le vie di approvvigionamento dei jihadisti da Raqqa, in Siria. L’offensiva per riprendere la città, iniziata lo scorso 17 ottobre, intanto continua.

Alla massiccia campagna partecipano oltre 30mila uomini: le forze governative irachene, i peshmerga curdi, i volontari cristiani, le milizie paramilitari sciite e i combattenti delle tribù sunnite. Prendono parte anche le forze della coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Stati Uniti, fornendo assistenza e supporto.

Prima dell’arrivo del sedicente Stato islamico nel 2014, Tal Afar era una città a maggioranza sciita. 

“L’operazione ha lo scopo di tagliare le forniture tra Mosul e Raqqa, stringere l’assedio a Mosul e liberare Tal Afar”, ha riferito il portavoce Hashid Shaabi Ahmed al-Assadi all’agenzia di stampa Afp.

Durante le campagne militari precedenti contro l’Isis, i gruppi di miliziani sciiti sono stati accusati di aver commesso gravi reati, tra cui crimini di guerra, contro i civili sunniti.

Circa 1,5 milioni di persone si pensa siano rimaste a Mosul. Ci sono timori che l’Isis potrà servirsene come scudi umani. Venerdì scorso infatti l’Onu ha riferito che i militanti avevano rapito decine di migliaia di civili dalle aree intorno alla città per usarli come scudi umani.

La caduta di Mosul due anni fa ha segnato di fatto l’inizio dell’avanzata del sedicente Stato islamico nel nord del paese. In seguito alla conquista della città, la seconda per grandezza in Iraq, centinaia di migliaia di civili sono stati costretti a fuggire. 

Se Mosul verrà riconquistata, rimarrà Raqqa in Siria come ultima roccaforte del sedicente Stato islamico. Negli ultimi nove mesi del 2016, il territorio dell’Isis in Iraq e in Siria è diminuito da quasi 80mila chilometri quadrati a 65mila, un’area grande quanto lo Sri Lanka. 

— LEGGI ANCHE: Tutti gli aggiornamenti sull’offensiva per cacciare l’Isis da Mosul

L’Isis usa civili iracheni come scudi umani nella battaglia di Mosul
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco