La lotta degli indigeni brasiliani per la loro terra
Diverse tribù si sono accampate all'esterno del Congresso nazionale per protestare contro una legge che vuole modificare i confini dei loro territori
Quasi 1.500 indigeni appartenenti a circa 200 tribù e comunità native brasiliane hanno protestato a Brasilia, la capitale del Brasile, in occasione di una mobilitazione nazionale da parte degli indigeni. Questa protesta coincide con la giornata nazionale degli indigeni, che in Brasile viene celebrata il 19 aprile.
Le campagna portata avanti dagli indigeni brasiliani ha lo scopo di opporsi a un emendamento costituzionale che conferirebbe al Congresso nazionale brasiliano il potere di decidere i confini dei territori appartenenti agli indigeni, che attualmente sono gestiti dalla National Indian Foundation, Funai, un’ente governativo creato per proteggere gli interessi delle popolazioni indigene brasiliane.
Più di “un centinaio di gruppi di tutto il Brasile sono qui per esprimere il loro dissenso nei confronti del progetto governativo e per denunciare gli attacchi del parlamento contro i loro diritti”, ha detto Cleber Buzzato, segertario generale dell’Indigenous Missionary Council.
I membri delle tribù costituiscono l’1 per cento della popolazione brasiliana, e occupano il 12 per cento del territorio nazionale, di cui la maggior parte delle aree è in Amazzonia. La Costituzione brasiliana contiene un documento – attuale fonte di critiche e discussioni – che sancisce il diritto degli indigeni a occupare quelle che tradizionalmente erano le proprie terre.