Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Imprenditore cerca un marito per la figlia vergine: “Offro 280mila euro e l’azienda di famiglia”

Immagine di copertina

Papà Rodthong, imprenditore thailandese proprietario di un’azienda produttrice di frutta nella provincia di Chumphon nel Sud del paese, è molto orgoglioso di sua figlia Karnsita: la 26enne ha sempre lavorato nell’azienda di famiglia senza mai togliere tempo e impegno ai suoi studi, portati diligentemente a termine.

L’unica cosa che la ragazza ha trascurato è però l’amore, quindi suo padre ha pensato di fare qualcosa per aiutarla a trovare finalmente marito. Arnon Rodthong, di 58 anni, ha così deciso di offrire un lauto compenso in denaro a chi si farà avanti per sposarla.

La proposta è stata pubblicata sui profili social dell’uomo, dove lui stesso tesse le lodi di sua figlia: la ragazza dalla descrizione del genitore avrebbe infatti molte doti, tra cui quella di parlare perfettamente sia inglese che cinese. Ma non solo: l’uomo ha infatti aggiunto anche un dettaglio particolare, e cioè che la ragazza è vergine.

A chi riuscirà a convincere sia lui che lei andrà l’equivalente di circa 280 mila euro – un importo davvero milionario in Thailandia – e, naturalmente, l’azienda di famiglia.

Ma quali sono i requisiti richiesti dal padre di Karnsita per il suo futuro marito? “Voglio solo che qualcuno si prenda cura dei miei affari e li faccia durare. Non voglio una persona con un diploma di laurea, un master o un filosofo. Voglio un uomo diligente. Voglio solo qualcuno che lavori sodo e renda felice Karnsita, tutto qui” ha spiegato Arnon, sostenendo anche che la nazionalità del pretendente è indifferente.

Ma cosa ne pensa Karnsita dell’iniziativa del padre? “Ho scoperto per la prima volta il post di mio padre quando un mio amico me lo ha mostrato. Sono rimasta sorpresa, ma posso vedere anche il lato divertente della cosa” ha chiarito la ragazza, la quale ha anche confermato di essere ancora single nonostante le diverse proposte ricevute dopo la generosissima e particolare offerta del padre. “Se devo sposarmi con qualcuno, voglio solo che sia una persona diligente, buona e che ami la sua famiglia” ha aggiunto la 26enne trovandosi quindi d’accordo con il pensiero dell’imprenditore.

Karnsita ha però anche concluso dicendo che con tutta probabilità utilizzerà i soldi dell’offerta per sostenere un’operazione di chirurgia estetica.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”