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Home » Esteri

I have a dream, 50 anni dopo

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Celebrando i 50 anni dalla marcia per la libertà Obama ha chiesto pari opportunità economiche per tutti i cittadini

Barack Obama ha parlato dal Lincoln Memorial, lo stesso luogo dove esattamente 50 anni prima Martin Luther King ha pronunciato la frase passata alla storia, “I have a dream”.

Alle 15.05, l’ora esatta in cui parlò il reverendo King, i suoi familiari hanno fatto rintoccare una campana, a simboleggiare che la voce della libertà che non deve mai smettere di risuonare.

I discorsi delle autorità e degli attivisti per i diritti civili si sono tenuti dopo che un corteo di manifestanti ha percorso 1.6 chilometri da Capitol Hill fino al parco che circonda il Lincoln Memorial.

Il presidente degli Stati Uniti ha ricordato che il discorso del reverendo ha aperto la strada alla legislazione per i diritti civili, e che graziI hae alle persone che hanno partecipato alla “Marcia su Washington per il Lavoro e la Libertà” nel 1963, l’America è diventata più libera e più giusta non solo per gli afro-americani, ma per le donne e i latini, gli asiatici e i nativi americani, per i cattolici e gli ebrei, i musulmani, i gay e i disabili.

“L’America è cambiata per voi e per me”, ha detto Obama, aggiungendo: “Il mondo intero ha tratto forza da questo esempio. Pensiamo ai giovani dall’altra parte della cortina di ferro, che sono riusciti ad abbattere quel muro, o pensiamo ai giovani del Sud Africa, che sono riusciti a sconfiggere la segregazione razziale”.

Il presidente degli Stati Uniti ha però affermato che non tutti gli obiettivi di King sono stati raggiunti e ha chiamato gli americani ad abbattere un ultimo muro offrendo pari opportunità economiche a tutti i cittadini.

Obama ha sottolineato che nonostante i molti progressi per gli afro-americani compiuti negli ultimi 50 anni, il tasso di disoccupazione per le persone di colore è rimasto quasi il doppio di quello relativo alle persone bianche e il divario di ricchezza esistente tra le razze non è diminuito ma è cresciuto.

“Ma la buona notizia è che, proprio come era nel 1963, ora abbiamo una scelta”, ha detto. “Possiamo continuare lungo il nostro cammino attuale, in cui gli ingranaggi di questa grande democrazia si bloccano, oppure possiamo avere il coraggio di cambiare. La marcia su Washington ci insegna a non rimanere intrappolati dagli errori della storia”.

A celebrare il proclama di emancipazione al Lincoln Memorial di Washington, il 28 agosto 1963, arrivarono oltre 250 mila persone. Cinquantamila, molto meno della metà, erano afroamericane. Meno di cinque anni dopo aver pronunciato il suo discorso, il reverendo fu ucciso fuori dalla stanza di un hotel di Memphis.

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