Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Nba 2018 è dei Golden State Warriors: secondo titolo di fila. Cavaliers travolti 4-0

Immagine di copertina
I giocatori di Golden State

Durant MVP. LeBron James in campo infortunato

I Warriors sono i campioni Nba 2018. I Golden State dominano a Cleveland in gara 4 stravincendo 108-85, e perfezionano il dominio nella serie. Chiusa con un 4-0 che testimonia l’abissale differenza di valori tra le due finaliste.

Per Golden State è il secondo titolo consecutivo, il terzo degli ultimi quattro anni, più una finale persa in gara 7. Un “cappotto” che non si verificava dal 2007 con San Antonio, proprio ai danni della Cleveland di LeBron.

Più combattuta della partita è stata la battaglia per Mvp andata a Durant. Battuto Curry 7 voti a 4. La sua tripla doppia è stata preferita ai 37 punti di serata di Steph, che paga le percentuali pessime di gara 3.

La vera finale i Warriors l’avevano giocata in finale di Conference, contro Houston. Cleveland invece, grazie alla sua stella LeBron James, l’impresa l’avevano fatta vincendo ad Est.

James ha infatti trascinato oltre i suoi limiti un gruppo modesto e male allenato. Persino gli Spurs senza Leonard e i Pels avevano vinto almeno una partita con i Warriors in questi playoff. Ma i limiti del contorno di LeBron sono stati anche colpa sua, che si è messo vicino e in panchina troppi mediocri.

Si è tratta dall’ultima uscita in maglia Cavs? Possibile, se non probabile. LeBron infatti a breve potrebbe dare l’addio alla squadra della sua città. E forse avrebbe meritato un epilogo migliore per la straordinaria post season – nonostante un infortunio alla mano destra nelle ultime tre partite -, per l’ancor più straordinaria carriera con la maglia della sua città.

Ora tutti si aspettano l’addio: non sfruttando l’opzione per il rinnovo annuale. Salutando per la seconda volta Cleveland e abbandonandola a un destino di macerie a malinconici ricordi dei tempi del Re. Andrà così?

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”