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    Germania, uccise un bambino perché lo credeva la reincarnazione di Hitler: ergastolo a una donna

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 24 Set. 2020 alle 15:20 Aggiornato il 24 Set. 2020 alle 16:17

    Germania, uccise un bambino che credeva essere la reincarnazione di Hitler: ergastolo a una donna

    In Germania una donna è stata condannata all’ergastolo per aver ucciso un bimbo, ben 32 anni fa. Quello che fa più discutere, tuttavia, è il motivo per cui – secondo i giudici – la donna sia arrivata a compiere il gesto: credeva che il bambino fosse posseduto dal male e che addirittura fosse una sorta di reincarnazione di Adolf Hitler. Tutto è avvenuto a Hanau, nell’Assia: la signora, oggi 73enne, era a capo di una setta. Il bimbo era il figlio di una delle famiglie che prendevano parte agli incontri clandestini. La donna ha torturato e ucciso il bambino, legandolo all’interno di un sacco dove il piccolo è morto poi soffocato.

    Per molti anni la tragedia della morte del bambino era stata considerata un incidente. Molti ex membri, si è scoperto oggi, si sono attivati per insabbiare la storia e fornire alibi alla donna. Incredibilmente, anche la madre del bimbo in questi anni ha cercato di difendere a tutti i costi la signora, che definiva “un’amica e una sorella”. Solo nel 2015 il caso è stato riaperto, visto che alcuni ex membri della setta hanno rivelato le regole che la capa aveva imposto e le sofferenze a cui erano stati sottoposti tanti bambini, compreso quello ucciso. I membri della setta venivano sottoposti a violenza psicologica e fisica e lavaggio del cervello.

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