Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Questo cane dà una lezione a chi incolpa le donne vittime di violenze sessuali

Immagine di copertina

L'immagine postata su Facebook da una ragazza ha ottenuto oltre 275mila condivisioni. Ecco perché le poche frasi di accompagnamento hanno reso virale il post

“Alle persone che dicono che le donne vengono violentata a causa del modo in cui sono vestite. Questo è il mio cane. Il suo piatto preferito è la bistecca. E il suo sguardo adesso è a livello del mio piatto. Ma lui non mangerà la bistecca perché gli ho detto di non farlo. Se un cane è più educato di te, allora hai bisogno di rivedere la tua vita. Sentiti libero di condividere, il mio cane è adorabile”.

Poche ma essenziali frasi e una foto compongono il post su Facebook di Bree Wiseman che ha ottenuto 275mila condivisioni e con il quale si condanna, in modo semplice quanto efficace, la violenza sulle donne in qualunque sua forma e per qualunque ragione è essa perpetrata.

Molto spesso quando le donne denunciano una violenza vengono sottoposte anche a diverse domande riguardo il loro abbigliamento al momento del fatto, o riguardo eventuali provocazioni, sguardi, parole che potrebbero aver indotto l’aggressore a compiere il gesto.

I racconti delle vittime in questo senso parlano chiaro: le violenze sulle donne sono commesse a dispetto di qualunque cosa esse indossassero e qualunque atteggiamento avvessero avuto con l’aggressore.

Sono molti i progetti artistici che mirano a sensibilizzare il pubblico su questo tema. Diversi fotografi hanno cercato di sfatare il mito per il quale un abbigliamento provocante fosse la cause di alcune violenze sessuali subite dalle donne.

Nel 2016, ad esempio, la fotografa Katherine Cambareri aveva ritratto gli abiti indossati da alcune vittime di stupri al momento della violenza, per dimostrare che non esistono abiti provocanti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione immediata
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione immediata
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”
Esteri / La capo gabinetto di Trump: “Ha la personalità di un alcolizzato”
Esteri / Museo del Louvre chiuso da tre giorni: i lavoratori prolungano lo sciopero fino a domani
Esteri / “Siate pronti a mandare i vostri figli a combattere contro la Russia”: il discorso del capo delle forze armate britanniche
Esteri / Fornì ketamina alla star di “Friends” Matthew Perry: medico condannato a 8 mesi di arresti domiciliari
Esteri / Il Regno Unito rientrerà nel programma europeo Erasmus+ nel 2027
Esteri / Trump ordina il “blocco totale” delle petroliere da e verso il Venezuela: ecco cosa può succedere ora
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”