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Home » Esteri

Siria, esplosioni all’aeroporto militare di Damasco: possibile raid israeliano, ma Assad nega

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Per l'Osservatorio siriano dei diritti umani si tratta di un'azione militare di Israele: ci sarebbero almeno 2 morti e 11 feriti

Nella notte tra sabato 1 e domenica 2 settembre, ci sono state due violente esplosioni nell’aeroporto militare di Mezzeh a Damasco, in Siria.

Le esplosioni hanno colpito un deposito di munizioni. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, si tratterebbe di un attacco compiuto dalle forze militari di Israele e almeno due persone sarebbero rimaste uccise.

Le vittime sarebbero due miliziani dei gruppi filo-regime e ci sono stati anche 11 feriti, alcuni dei quali sono in condizioni critiche.

Il capo del gruppo di monitoraggio con sede nel Regno Unito Rami Abdel Rahman ha detto che Israele avrebbe lanciato un missile dalle alture del Golan.

Il governo di Bashar al-Assad ha però smentito qualsiasi coinvolgimento da parte di Israele, e ha dichiarato che la deflagrazione sarebbe stata causata da un guasto elettrico.

Israele in passato ha lanciato diversi attacchi contro la Siria, ed è stata accusata di aver colpito proprio l’aeroporto militare di Mezzeh lo scorso anno.

Mezzeh è la sede di ufficiali dell’esercito israeliano nonché di apparati dell’intelligence.

Lo scorso maggio, Israele aveva dichiarato di aver attaccato una struttura militare iraniana in Siria in seguito a un presunto attacco missilistico iraniano sul territorio israeliano.

A giugno, Israele aveva invece comunicato di aver abbattuto un aereo da guerra siriano entrato nel suo spazio aereo.

Il governo di Benjamin Netanyahu, appena una settimana fa, aveva aspramente criticato l’accordo di collaborazione militare firmato a Damasco da Assad e dal ministro della Difesa dell’Iran.

Leggi anche: Cosa sta succedendo tra Israele e Iran in Siria

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