Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Trovato morto Giulio Regeni, lo studente italiano scomparso al Cairo

Immagine di copertina

Il pubblico ministero egiziano ha dichiarato che sul corpo sono visibili ferite da accoltellamento, bruciature di sigarette, tagli sulle orecchie e segni di pestaggio

Il corpo di Giulio Regeni, studente italiano di 28 anni scomparso al Cairo il 25 gennaio del 2016, è stato ritrovato senza vita in un fosso alla periferia del Cairo, la capitale egiziana, il 4 febbraio.

Il corpo, ritrovato seminudo, avrebbe segni di tortura: un pubblico ministero egiziano ha dichiarato che sul corpo sono visibili ferite da accoltellamento, bruciature di sigarette, tagli sulle orecchie e segni di pestaggio. 

Regeni veniva dal Friuli, studiava per un dottorato a Cambridge e si trovava in Egitto per una tesi sull’economia del paese: per questa ragione viveva al Cairo dal settembre del 2015.

Il 25 gennaio scorso, giorno dell’anniversario della rivoluzione egiziana del 2011, il ragazzo si stava recando presso piazza Tahrir, uno dei simboli che portò alla deposizione dell’allora presidente Hosni Mubarak.

Quel giorno la città era blindata per timore di incidenti. Da allora si sono perse le tracce di Regeni.

Il governo italiano sta ancora attendendo la piena ufficialità che si tratti effettivamente di Giulio Regeni, ma ha già inviato le proprie condoglianze alla famiglia.

Intanto il governo ha sospeso una missione diplomatica guidata dal ministero dello Sviluppo Economico in Egitto insieme a decine di aziende italiane.

Proprio ieri, 3 febbraio, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi aveva rassicurato al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi il massimo impegno sulla vicenda di Regeni.

Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha chiesto alle autorità egiziane di intraprendere un’investigazione congiunta con la partecipazione di esperti italiani.

Il primo febbraio, tre giorni prima del ritrovamento di Regeni, la giornalista italiana Azzurra Meringolo – che collabora e ha un blog su TPI – aveva scritto questo:

No. Non lo conoscevo, ma la storia di Giulio Regeni mi è familiare. E anche se di solito in questo blog si parla al plurale, oggi sono solo io che scrivo, la stessa persona che 6 anni fa atterrò al Cairo per fare un dottorato. Fino a quel giorno, il giornalismo, quello sul campo intendo, lo avevo solo assaggiato. La prima volta che scesi dalla metro di Piazza Tahrir ero una come Giulio. Felice, confusa, accaldata e con un visto di studio in tasca da fare timbrare sul passaporto dalle autorità egiziane. Ecco perché la sua scomparsa mi tocca, anzi mi tormenta. (Qui il seguito del suo post

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”