Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Negli Usa una donna è stata incriminata per prestiti in bitcoin all’Isis

Immagine di copertina
Credit: Jaap Arriens/NurPhoto)

Zoobia Shahnaz, 27enne originaria del Pakistan, rischia fino a 20 anni di reclusione per ciascuna delle accuse di riciclaggio di denaro e fino a 30 per quella di frode bancaria

Giovedì 14 dicembre una donna di New York è stata incriminata per il riciclaggio di bitcoin e altre criptomonete con lo scopo di elargire prestiti di denaro a militanti del sedicente Stato Islamico.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

La notizia è stata diffusa da BBC Fox News.

Zoobia Shahnaz, un’assistente di laboratorio di 27 anni originaria del Pakistan, è stata inoltre accusata di frode bancaria. Rischia fino a 20 anni di reclusione per ciascuna delle accuse di riciclaggio di denaro e fino a 30 per l’accusa di frode bancaria.

La donna avrebbe stipulato prestiti fraudolenti per l’acquisto online di bitcoin per un totale di 85mila dollari, corrispondenti a poco più di 72mila euro.

Shahnaz aveva lavorato in un ospedale di Manhattan fino a giugno. Il mese successivo, dopo aver ottenuto il passaporto pakistano, aveva prenotato un volo per il suo paese con scalo a Istanbul, con l’intenzione da lì di recarsi in Siria.

La donna è stata arrestata all’aeroporto John F. Kennedy di New York. Nel bagaglio trasportava 9.500 dollari in contanti, poco meno dei 10mila che una persona può portare fuori dal paese senza prima dichiararli.

Secondo il suo avvocato, Steve Zissou, i soldi raccolti da Shahnaz sarebbero stati inviati all’estero con lo scopo di aiutare i rifugiati siriani.

“Le immagini della sofferenza della popolazione siriana l’hanno colpita a tal punto da spingerla a fare qualcosa per dare un piccolo contributo”, ha detto Zissou fuori dal tribunale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”