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Disney “sbianca” le sue principesse nere

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L'unica principessa nera del film, il sequel di "Ralph Spaccatutto" del 2012, è stata vittima di "whitewashing"

La multinazionale cinematografica di animazione Disney è al centro di una pesante polemica per aver “sbiancato” due sue principesse.

Si tratta di due personaggi presenti nel film Ralph 2.0 dove le principesse Tiana e Pocahontas (nell’altro film “Ralph spacca internet”) sono apparse più chiare rispetto alla carnagione che da sempre le contraddistingue.

L’unica principessa nera del film, il sequel de ‘”Ralph Spaccatutto” del 2012, è stata vittima di “whitewashing”, espressione usata quando ruoli storicamente non bianchi vengono assegnati ad attori bianchi.

In questo caso è successo alla principessa Tiana, apparsa per la prima volta ne “La principessa e il ranocchio” del 2009. Ha un ruolo minore nel nuovo film e le anticipazioni hanno mostrato che ha la pelle e i tratti facciali sono stati ‘sbiancati’ e resi così diversi da quelli originali.

Un trailer iniziale l’ha mostrata con la pelle scura, mentre è assieme alle altre principesse Disney, da Biancaneve a Cenerentola a Jasmine ad Ariel. Ma in una scena successiva, la sua carnagione è molto schiarita, il naso è affilato e i capelli ondulati.

Sembra strano che a operare il whitewashing sia stata proprio la Disney, anche perché, oggi sembra essere un’azienda molto attenta alle discriminazioni.

Ma non è la prima volta che Hollywood è accusato di razzismo in questo modo. La stessa Disney lo fu per il film del 2013 ‘The Lone Ranger’, quando Johnny Depp impersonò il nativo americano Tonto, sebbene l’attore abbia detto che potrebbe avere origini Cherokee.

La pellicola è attesa nelle sale americane il 21 novembre per il giorno del Ringraziamento.

La critica si è diffusa abbastanza da spingere Disney a rimediare, come riporta il Wall Street Journal. Pare infatti che la major abbia ricevuto messaggi sia da Anika Noni Rose, l’attriche che ha doppiato Tiana nei film in lingua originale, e dal gruppo di sostegno e difesa dei diritti delle persone di colore Color of Change.

Ufficialmente, non c’è stato nessun commento dal parte del colosso dell’animazione.

A parlare ci ha pensato però Brandi Collins-Dexter, del gruppo di pressione Color of Change che lavora per garantire una rappresentazione adeguata dei personaggi neri a Hollywood.

“La decisione di Disney di ripristinare l’immagine della principessa Tiana, con una principessa indiscutibilmente nera con labbra piene, pelle scura e capelli scuri è una vittoria”, ha confermato, aggiungendo: “Disney ha mostrato il suo impegno ad affrontare le preoccupazioni nostre e della comunità nera”.

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