Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Come sono andate le elezioni in Irlanda del Nord

Immagine di copertina

I nazionalisti del Sinn Fein arrivano secondi per pochi voti e risultano i veri vincitori di questa tornata elettorale

Il 3 marzo i cittadini dell’Irlanda del Nord sono stati chiamati a rinnovare il loro parlamento locale. Il voto popolare ha sancito la vittoria di misura – appena lo 0,2 per cento di consensi di vantaggio – degli unionisti conservatori del Democratic Unionist Party, in discesa di un punto percentuale rispetto alle elezioni dello scorso anno sui nazionalisti cattolici e repubblicani del Sinn Fein, che seppur di pochissimo secondi come voti e seggi sembrano essere i veri vincitori di queste elezioni.

Mentre il DUP ha ottenuto il 29,1 per cento dei consensi (un punto in meno dell’anno scorso) e 29 seggi (4 in meno), il Sinn Fein ha ottenuto il 28,9 per cento dei voti, crescendo di quasi quattro punti rispetto all’anno scorso e ottenendo 27 seggi, quattro in più di prima.

Dietro di loro sono arrivati i conservatori unionisti euroscettici dell’UUP con il 12,9 per cento dei voti socialdemocratici nazionalisti del SDLP con l’11,9, i liberali di Alliance al 9,1, i nazionalisti britannici del Traditional Union Voice al 2,6, i Verdi al 2,3 e i trozkisti di People before profit all’1,8.

Secondo gli accordi di pace in vigore nell’Irlanda del Nord il governo deve essere condiviso da unionisti e nazionalisti, e per questo il DUP e il Sinn Fein hanno adesso tre settimane di tempo per creare un nuovo governo. Diversamente, dovranno svolgersi nuove elezioni.

Nonostante fossero le seconde elezioni svoltesi in Irlanda del Nord a distanza di dieci mesi, l’affluenza record è stata uno dei dati più importanti di questa tornata: i votanti hanno infatti toccato quota 64 per cento, contro il 54 per cento del 2016.

Va ricordato inoltre come nel referendum sulla Brexit del 2016 in Irlanda del Nord abbia vinto il Remain, diversamente dalla maggior parte del Regno Unito. Questo fatto ha favorito una campagna d’opinione tra i nazionalisti del Sinn Fein – sostenitori del Remain e attivi anche nella Repubblica d’Irlanda – sulla possibilità di un’unificazione irlandese.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”