Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:54
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

5 arresti in Belgio per un incendio al laboratorio di criminologia

Immagine di copertina

Al momento le autorità hanno escluso la pista terroristica e non hanno confermato se sia trattata di una bomba o meno. Nessuna vittima ma solo gravi danni all'edificio

Lunedì 29 agosto, cinque persone sono state arrestate dalla polizia belga in quanto legate all’incendio scoppiato nella notte presso i laboratori dell’Istituto nazionale di criminologia di Bruxelles, in Belgio.

Lo hanno reso noto i funzionari di polizia. Dietro questo gesto ci sarebbe, secondo le autorità, la volontà dei responsabili di distruggere delle prove forensi. 

Le cinque persone sono state arrestate nei pressi del laboratori subito dopo che è stato segnalato l’incendio, ha precisato la portavoce del procuratore belga, Ine Van Wymersch in conferenza stampa. 

Van Wymersch ha descritto la dinamica dell’accaduto nel corso della conferenza stampa, raccontando che un pick up avrebbe dapprima speronato la recinzione dell’edificio. A ciò sarebbe seguita una forte esplosione, causando infine l’incendio di grandi dimensione che ha devastato il laboratorio di criminologia alle 2 del mattino (ora locale). 

La grande esplosione è stata subito segnalata alle autorità, ma queste non hanno ancora confermato se si sia trattato di una bomba o meno. La portavoce ha inoltre sottolineato che il probabile obiettivo dei piromani fosse quello di distruggere “diversi file” conservati nel laboratorio. 

Alcuni residenti hanno raccontato che l’incendio sarebbe scaturito dall’utilizzo di materiale combustibile, piuttosto che da una bomba. 

Nel corso della notte, circa 30 vigili del fuoco hanno aiutato a spegnere l’incendio appiccato all’Istituto nazionale di criminologia che ha causato danni significativi, ma non ci sono state vittime. 

L’istituto indipendente legato al corpo di giustizia federale del Belgio preso di mira si trova nel quartiere di Neder-Over-Heembeek a nord di Bruxelles. 

Tuttavia, il livello di allarme terrorismo nel paese rimane elevato, dopo gli attacchi terroristici del marzo scorso che colpirono l’aeroporto e la metropolitana di Bruxelles. L’azione che causò la morte di 32 persone fu rivendicata dall’Isis. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”