Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Cambridge Analytica, come cambia Facebook dopo lo scandalo

    In che modo cambierà Facebook dopo lo scandalo di Cambridge Analytica? Credit: profilo Facebook di Mark Zuckerberg

    L'affidabilità di Facebook è stata messa a dura prova dalla società di analisi Cambridge Analytica e, per rimediare, il suo fondatore ha spiegato cosa cambierà d'ora in poi

    Di Camilla Palladino
    Pubblicato il 26 Mar. 2018 alle 19:49 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:18

    Dopo l’enorme scandalo Cambridge Analytica che ha travolto Facebook, responsabile della violazione di 50 milioni di profili per usi illeciti, mercoledì 21 marzo 2018 il fondatore Mark Zuckerberg ha condiviso proprio su Facebook un lungo post di scuse, in cui spiegava in che modo sarebbe cambiata, a partire da quel momento, la piattaforma social.

    “Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati e, se non ci riusciamo, non meritiamo di servirvi”, ha scritto Zuckerberg. E ha continuato: “Ho lavorato per capire esattamente cosa è successo e in che modo posso assicurarmi che ciò non accada di nuovo”.

    Nel post condiviso su Facebook, il fondatore ha ripercorso gli eventi a partire dalla creazione del social network, passando per la nascita, qualche anno dopo, dell’app ideata dal ricercatore dell’Università di Cambridge Aleksandr Kogan.

    “La scorsa settimana, abbiamo appreso dal Guardian, dal New York Times e da Channel 4 che Cambridge Analytica potrebbe non aver cancellato i dati come avevano certificato. Abbiamo immediatamente vietato loro l’utilizzo di ogni nostro servizio”.

    Dopo aver schematicamente riportato gli eventi, Zuckerberg è passato alla spiegazione del modo in cui Facebook prenderà provvedimenti: “è stata […] una violazione della fiducia tra Facebook e le persone che condividono i loro dati con noi e si aspettano di essere protette. Dobbiamo sistemarlo”.

    I provvedimenti di Facebook in merito allo scandalo di Cambridge Analytica

    Esaminare le app che hanno accesso a grandi quantità di dati personali

    “In primo luogo, esamineremo tutte le app che hanno avuto accesso a grandi quantità di informazioni prima di cambiare la nostra piattaforma […] e condurremo verifiche a tappetto su qualsiasi app che svolge attività sospette”.

    Eliminare gli sviluppatori di app che non accettano i controlli

    “Banneremo dalla nostra piattaforma qualsiasi sviluppatore che non accetti un controllo approfondito. E se troviamo sviluppatori che usano in modo improprio le informazioni personali, li elimineremo e comunicheremo a tutti coloro collegati a tali app il motivo”.

    Limitare l’accesso ai dati personali

    “Secondo, limiteremo ulteriormente l’accesso ai dati personali degli utenti da parte degli sviluppatori, per prevenire altri tipi di abuso”.

    Ad esempio, alle applicazioni inutilizzate per più di tre mesi verrà automaticamente rimosso l’accesso ai nostri dati personali. Inoltre, Facebook ridurrà i dati che vengono forniti alle app collegate al social network. I dati che le app visualizzeranno saranno solamente il nome dell’utente, la foto del profilo e l’indirizzo email.

    Richiedere agli sviluppatori di firmare un contratto

    “Richiediamo agli sviluppatori, non solo di ottenere l’approvazione, ma anche di firmare un contratto che gli imponga di chiedere a chiunque l’accesso ai loro post o ad altri dati privati”.

    Eliminare le app che hanno il permesso di acceder ai dati degli utenti

    “In terzo luogo, vogliamo essere sicuri di capire a quali app avete permesso di accedere ai vostri dati. Nel prossimo mese mostreremo a tutti uno strumento nella parte superiore del vostro feed di notizie con le app che avete utilizzato e un modo semplice per revocare le autorizzazioni di tali app ai vostri dati”.

    “Abbiamo già uno strumento per farlo nelle impostazioni sulla privacy e ora metteremo questo strumento nella parte superiore del feed di notizie per assicurarci che tutti lo vedano”.

    Tutto ciò che c’è da sapere sullo scandalo Cambridge Analytica:

    Cambridge Analytica, l’informatore rivela: “Abbiamo lavorato in Italia” | Cambridge Analytica, Facebook raccoglieva anche i dati di chiamate e sms | Cambridge Analytica ha aiutato anche un partito italiano

    Cambridge Analytica, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine | Cambridge Analytica, il fondatore di WhatsApp consiglia di cancellare Facebook | Scandalo Cambridge Analytica, Zuckerberg ammette gli errori di Facebook | Caso Cambridge Analytica, si dimette il responsabile sicurezza di Facebook

    Puoi scaricare tutto ciò che Facebook sa di te. Ecco come | India, l’app del premier Narendra Modi accusata di aver inviato dati personali degli utenti a una società statunitense | Cambridge Analytica, Zuckerberg convocato dal parlamento britannico

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version