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    Brasile: mancano i sedativi, pazienti Covid intubati da svegli. Il medico: “È tortura”

    Credit: Ansa foto

    Dagli ospedali e dai reparti Covid arrivano storie drammatiche: a Rio de Janeiro mancano i sedativi e alcuni operatori sanitari hanno detto di aver dovuto intubare dei pazienti Covid ancora svegli

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 15 Apr. 2021 alle 15:15

    Nelle ultime 24 ore il Brasile ha registrato 3.459 decessi legati al Covid-19 e 73.513 contagi. Il bilancio dei morti, dall’inizio della pandemia, supera ufficialmente i 360mila morti (ma molti altri sono sicuramente sfuggiti alla drammatica conta, negli angoli più remoti del Paese). Il virus si sta diffondendo senza freni su tutto il territorio nazionale. “I medici sono fisicamente, mentalmente e psicologicamente esausti e lasciati soli a raccogliere i pezzi per la negligenza del governo”, denuncia Christos Christou, presidente internazionale di Medici Senza Frontiere.

    Dagli ospedali e dai reparti Covid arrivano storie drammatiche: a Rio de Janeiro mancano i sedativi e alcuni operatori sanitari hanno detto di aver dovuto intubare dei pazienti Covid ancora svegli. Un’infermiera dell’ospedale Albert Schweitzer di Realengo, nella zona orientale di Rio, ha raccontato al sito Globo.com che alcuni pazienti Covid in gravi condizioni sono stati intubati da svegli e con le mani legate al letto a causa della mancanza di farmaci. “Sono svegli, senza sedativi, intubati, con le mani legate al letto e ci implorano di non farli morire”, ha detto l’infermiera, che ha chiesto di rimanere anonima. “La ventilazione meccanica senza sedativi è una vera forma di tortura per il paziente”, ha aggiunto il medico di terapia intensiva Aureo do Carmo Filho.

    Un’infermiera in servizio in un altro ospedale della capitale carioca, il Sao José, ha confermato che alcuni dei 125 pazienti Covid sono morti a causa della mancanza di sedativi. “Non abbiamo farmaci, non abbiamo sedativi per i pazienti in terapia intensiva e purtroppo molti di loro non ce la fanno. Noi operatori sanitari assistiamo disperati, piangendo, perché non possiamo fare nulla. Non abbiamo siringhe, non abbiamo nemmeno gli aghi”, si legge sempre su Globo.

    Uno dei dati più preoccupanti che arrivano dal Brasile riguarda l’elevato numero di bambini morti a causa del Covid, come rivela Bbc: in poco più di un anno 852 morti sotto i 9 anni, inclusi 518 arrivati nemmeno a un anno di età, secondo le cifre fornite dal ministero della Salute. Il Paese sudamericano ha superato le 360mila vittime totali dall’inizio della pandemia e, malgrado questo virus sia raramente letale per malati così giovani, fra febbraio del 2020 e la metà di marzo del 2021 si contano così tanti casi conclamati. “Nonostante le prove schiaccianti che il Covid-19 uccide raramente i più piccoli, in Brasile 1.300 bambini sono morti a causa del virus”, rivelano i corrispondenti locali, citando il drammatico caso di Lucas, un anno appena. “Un medico ha rifiutato di testarlo per Covid, sostenendo che i suoi sintomi non corrispondevano al profilo del virus. Due mesi dopo è morto per complicazioni dovute alla malattia”.

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