Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Smettete di farvi selfie ad Auschwitz”: il duro messaggio del museo del lager nazista ai visitatori

Immagine di copertina

“Smettetela di fare gli equilibristi sulle rotaie di Auschwitz”. Il messaggio perentorio è stato lanciato tramite l’account Twitter ufficiale del museo di quello che fu il terribile campo di concentramento nazista.

Negli ultimi anni, anche per colpa della selfie mania generale, i visitatori del museo hanno cominciato a postare sui social immagini sorridenti, o scherzi in equilibrio sulle rotaie del lager. Proprio quelle rotaie sulle quali arrivavano i treni carichi di deportati.

“Non c’è rispetto per l’Olocausto”, hanno più volte dichiarato i responsabili del museo. In quel luogo sono infatti morte oltre un milione di persone e fare selfie davanti alle camere a gas è “di pessimo gusto”.

Il campo di concentramento è uno dei simboli più importanti per ricordare cosa è successo durante il regime nazista, tanto che anche i licei di tutta Europa vi si recano per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio.

Il sito memoriale della Shoah si è trovato obbligato a lanciare un messaggio del genere contro i propri visitatori: si è trattato di un richiamo al rispetto e al decoro.

Nel Tweet furioso del museo si legge: “Quando venite ad Auschwitz ricordate che vi trovate in un luogo in cui vennero uccise oltre un milione di persone. Rispettate la loro memoria. Per imparare a fare equilibrismo ci sono posti migliori di un luogo che rappresenta la deportazione e la morte di centinaia di migliaia di persone”.

Non è la prima volta che un luogo dell’olocausto viene deriso con dei selfie. A Berlino, tra le pietre del memoriale della Shoah, venivano scattate migliaia di foto con estrema leggerezza.

Per sensibilizzare sul tema, nel 2017, l’ artista tedesco di origine israeliano, Shahak Shapira, lanciò Yolocaust, un progetto fotografico che apponeva i selfie dei visitatori al Memoriale a Berlino, progettato da Peter Eisenman, alle foto scattate nei campi di concentramento.

Riuscirà l’importanza della memoria ad avere la meglio sul bisogno impellente di scattare un selfie?

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”