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Guerra in Ucraina, l’appello del soldato russo prigioniero: “Putin perché ci ha mandato qui? Ci uccidono”

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“Putin ha detto solo menzogne, ci hanno costretto a venire qui. Voglio chiedere perdono a tutta l’Ucraina per essere venuto qui, mi vergogno molto“. Sono le parole pronunciate da un soldato russo, fatto prigioniero in Ucraina, nel corso di una conferenza stampa. “Mi sono arruolato il 23 giugno 2021 e il 24 febbraio 2022 abbiamo invaso l’Ucraina. Fino all’ultimo ci dicevano che era solo un’esercitazione sul territorio russo”, ha spiegato il giovane soldato, fatto prigioniero mentre stava per lasciare il Paese, vicino a Sumy. “Gli ucraini ci hanno trattato bene, ci hanno dato da mangiare, mentre i russi ci davano cibo scaduto da tempo“, ha concluso. A dirlo è un giovane soldato russo ferito nel conflitto e poi fatto prigioniero. “Nonostante ci trattino bene, sono invidioso di chi del mio esercito, avendo soldi, è riuscito a corrompere il comandante, per non venire qui in Ucraina. Evidentemente loro sapevano cosa sarebbe successo”, ha spiegato.

Nato e cresciuto in un piccolo villaggio della Russia occidentale, ha iniziato la leva regolare alla fine di giugno 2021. Dopo due mesi di servizio in una divisione di artiglieria, il ragazzo all’inizio di febbraio 2022 è stato impegnato in esercitazioni nella regione russa di Kursk, vicino al confine con l’Ucraina.

Il giovanissimo soldato si è rivolto direttamente a Putin: “Signor presidente della Federazione Russa, non capisco perché diciate che qui non ci sono coscritti. Perché ci hanno mandato qui? Qui ci uccidono e credo che la colpa di questo sia sua. Le chiedo di finirla”.

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