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Home » Esteri

6.500 migranti tratti in salvo al largo della Libia

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Si tratta di una delle più grandi operazioni di recupero condotte dalla Guardia costiera italiana finora

Circa 6.500 migranti sono stati soccorsi a largo della Libia. Si tratta di una delle più grosse operazioni di recupero del genere condotte dalla Guardia costiera italiana. Circa 40 missioni di salvataggio coordinate hanno avuto luogo a circa 20 km al largo della città libica di Sabratha. 

La maggior parte dei migranti provengono da Eritrea e Somalia. Domenica 29 agosto più di 1.100 migranti erano stati salvati nella stessa area. L’instabilità in Libia ha reso il paese un “centro di smistamento” per la tratta di esseri umani.

Hanno partecipato alle operazioni anche la Frontex, la Ong spagnola Proactiva e Medici Senza Frontiere. I migranti erano partiti su barconi sovraffollati e insicuri. 

Lo scorso anno più di un milione di migranti – molti in fuga dalla guerra civile in Siria – sono arrivati in Europa, innescando forti divisioni all’interno dell’Ue sul modo migliore per affrontare il reinsediamento dei profughi.

Nel mese di marzo, l’Ue ha raggiunto un accordo con la Turchia per cercare di fermare i migranti che cercano di raggiungere la Grecia passando per la Turchia, mentre le nazioni balcaniche hanno chiuso le frontiere ai migranti.

Tuttavia, i migranti provenienti da paesi africani come Eritrea e Somalia, così come le nazioni dell’Africa occidentale come la Nigeria e il Gambia continuano a tentare la traversata dai porti della Libia verso l’Italia.

Alcuni sono in cerca di opportunità economiche in Europa, altri sono in fuga da guerre, instabilità o governi autoritari.

Circa 106mila persone sono arrivate in Italia finora quest’anno, mentre 2.726 sono morti nel tentativo di farlo, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

L’Oim dice che ci sono altri 275.000 migranti in Libia in attesa di essere imbarcati dai trafficanti.

Nel complesso, circa 284mila immigrati sono entrati in Europa quest’anno attraverso varie vie di transito in Africa, Asia e Medio Oriente, 271mila quelli arrivati via mare. 

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