Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:15
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Tutti gli aggiornamenti sull’attentato a San Pietroburgo

Immagine di copertina

I servizi di sicurezza del Kirghizistan hanno rivelato l'identità dell'autore dell'attacco. Si tratta di Akbarzhon Jalilov, 22 anni, di origine kirghisa

La città di San Pietroburgo è stata sconvolta il 3 aprile da un attentato avvenuto a bordo di un treno della metropolitana tra le stazioni di Sennaya Ploshchad e Teknologicheskiy Insitut. L’esplosione di una bomba ha provocato la morte di 14 persone e il ferimento di altre 47. Il bilancio dell’attentato aggiornato è stato diffuso dall’agenzia Ria Novosti che ha riportato le parole del ministro della Salute Veronika Skvortsova. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Le autorità hanno parlato di atto terroristico. Il 4 aprile i servizi di sicurezza kirghisi hanno rivelato l’identità di quello che potrebbe essere stato il kamizaze che si è fatto esplodere nel tunnel della metropolitana. Si tratta di Akbarzhon Jalilov, nato nella città di Osh nel 1995.

Il comitato investigativo russo ha confermato che il 22enne Akbarzhon Jalilov è l’unico autore dell’attentato. Il suo dna è stato rinvenuto sulla borsa in cui era contenuto l’ordigno inesploso trovato nella stazione di Ploshchad Vosstania.

La commissione investigativa russa ha comunicato il 4 aprile che si è trattato un attentato suicida. Parti del corpo del kamikaze sono state ritrovare nel terzo vagone del treno nel quale è avvenuta l’esplosione. 

Secondo le prime ricostruzioni l’esplosivo era contenuto in una valigetta ed era costituito da 200-300 grammi di tritolo. In seguito è stato ritrovato un secondo ordigno inesploso.

Nella serata del 3 aprile era stata diffusa la fotografia di un uomo di mezza età con la barba che, però, si è poi presentato alla polizia per dichiararsi estraneo ai fatti. 

Non sono ancora arrivate rivendicazioni dell’attentato e proseguono le indagini delle autorità russe che non escludono il possibile coinvolgimento dell’islam radicale. 

L’attentato è avvenuto mentre il presidente russo Vladimir Putin si trovava in città. La Russia ha proclamato tre giorni di lutto cittadino a partire dal 4 aprile. 

Nella mattinata del 4 aprile la stazione della metropolitana di Sennaya Ploshchad è stata chiusa a seguito di una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un’ulteriore bomba. 

— LEGGI ANCHE: Cosa è successo nell’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”