Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

“Limitare i pagamenti digitali facilita l’evasione”: anche l’Ocse boccia la manovra del governo Meloni

Immagine di copertina

“Il limite al pagamento in contanti dovrebbe essere basso. Non certo 3 o 5mila euro, e una soglia di mille euro sarebbe adeguata per l’Italia. Limitarne l’uso è fondamentale per contrastare l’evasione fiscale. E non ci deve essere nessun limite inferiore all’uso dei pagamenti digitali. Qualsiasi provvedimento nella direzione di limitare i pagamenti digitali va nella direzione sbagliata in quanto facilita l’evasione”: Mauro Pisu, senior economist dell’Ocse, boccia i passaggi identitari della legge di bilancio del governo Meloni. “La finanza pubblica italiana, come altrove, è concentrata sulla risposta alla crisi energetica”, ha spiegato in un’intervista a Repubblica. “Ci aspettiamo saldi di bilancio in miglioramento nel 2023 e 2024 – ha aggiunto – anche grazie all’azione di erosione del debito da parte dell’inflazione e ad una politica fiscale che rimane improntata alla prudenza. Detto questo, raccomandiamo che gli aiuti per il caro-energia siano più mirati su famiglie e imprese che ne hanno veramente bisogno. Devono essere più sostenibili nel medio termine”.

Dopo Bankitalia, quindi, anche l’organizzazione internazionale di studi economici per i Paesi membri esprime perplessità sulla manovra. Critiche anche per la flat tax: “Riduce la progressività del sistema fiscale, quindi è iniqua, e ha effetti limitati sul mercato del lavoro”. Mentre sul reddito di cittadinanza Pisu ritiene che vada rimodulato “perché l’assegno era troppo alto e il legame tra percettori e Centri per l’impiego troppo debole”, ma non vede di buon occhio una abolizione, come è nei piani dell’esecutivo a partire dal 2024. Tenendo in considerazione i prezzi dell’energia e l’inflazione, l’Ocse si aspetta per l’Italia un “rallentamento pronunciato” nel 2023, con una crescita allo 0,2%. Poi un recupero al +1% nel 2024, con la riduzione dell’inflazione. “In termini di crescita – spiega Pisu – siamo leggermente sotto i livelli dell’area euro”.

Ti potrebbe interessare
Economia / Stazioni del territorio: il progetto del gruppo Fs per rigenerare i piccoli centri con nuovi servizi
Economia / La rivoluzione smart della logistica
Economia / L’AD del Gruppo Fs Luigi Ferraris: “Anno record in termini di capacità e sviluppo”
Ti potrebbe interessare
Economia / Stazioni del territorio: il progetto del gruppo Fs per rigenerare i piccoli centri con nuovi servizi
Economia / La rivoluzione smart della logistica
Economia / L’AD del Gruppo Fs Luigi Ferraris: “Anno record in termini di capacità e sviluppo”
Ambiente / Luce per la casa: con la fine del mercato tutelato occhi puntati sulle offerte attente all’ambiente
Economia / Aree di servizio con colonnine per la ricarica elettrica: Ip e Macquarie danno vita alla joint venture IPlanet
Economia / La Starlink di Elon Musk contro Tim: “Ostacola lo sviluppo dei nostri servizi satellitari per Internet veloce”
Economia / Stop allo smart working semplificato, si torna alle regole pre-Covid. Cosa cambia
Economia / Anomalia sui conti Bnl: i clienti si trovano addebiti multipli e saldi azzerati. Poi la banca risolve il problema
Economia / Il patrimonio dell’1% più ricco degli americani ha superato la cifra record di 44mila miliardi di dollari
Economia / Chiara Ferragni esce dal consiglio di amministrazione di Tod’s