Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Nota di aggiornamento al Def (NaDef), i punti principali e il testo integrale

Immagine di copertina
Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi

Il documento ha avuto il via libera del Consiglio dei ministri

Nadef, i punti principali della bozza approvata dal governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento al Def. Trovati i 23 miliardi, l’Iva sarà completamente sterilizzatae. Nella bozza deficit al 2,2 per cento. Ipotesi 2,7 miliardi per il taglio cuneo. Tra le misure della manovra, la riduzione “delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del Pil”, cioè circa 1,7-1,8 miliardi.

Bonus per l’utilizzo delle carte di credito: l’entità dipenderà dalle risorse, ma l’obiettivo è restituire fino a 475 euro a chi, nell’anno precedente abbia speso fino a 2.500, con carta o bancomat, per comprare nei settori più a rischio evasione.

Ma ecco i punti principali della bozza:

  • Stop aumento Iva. “La manovra di finanza pubblica per il 2020 comprende la completa disattivazione dell’aumento dell’Iva”.
  • Le previsioni del Pil. “Negli ultimi 12 mesi le previsioni di crescita del Pil hanno subito continue revisioni al ribasso, portandosi allo 0,1 per cento nel 2019 e allo 0,6 per cento nel 2020, a fronte rispettivamente dell’1,5 per cento e dell’1,6 per cento stimati nella Nadef 2018”.
  • Il rapporto deficit/Pil. Il rapporto tra deficit e Pil è del 2,2 per cento sia nel 2019 che nel 2020. Il deficit è poi stimato in calo all’1,8 per cento nel 2021 e all’1,4 per cento nel 2022.
  • Il debito. “Per quanto riguarda la proiezione del rapporto debito/pil, partendo dal livello previsto per fine 2019 (135,7 per cento) e ipotizzando proventi da dismissioni e altri introiti in conto capitale destinati al fondo di ammortamento del debito pubblico per 0,2 punti percentuali di Pil all’anno, il rapporto scenderebbe al 135,1 per cento nel 2020 e quindi al 133,6 per cento nel 2021 e al 131,4 per cento nel 2022”.
  • Taglio al cuneo fiscale. “L’impegno aggiuntivo necessario alla riduzione del cuneo fiscale nel 2020 è valutato in 0,15 punti percentuali di PIL, che saliranno a 0,3 punti nel 2021”. Si tratta di circa 2,7 miliardi nel 2020 e di circa 5,4 miliardi nel 2021.
  • Le risorse. “Le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra per il 2020 sono pari a quasi 0,8 per cento del Pil (circa 14,4 miliardi)” così suddivisi: 7,2 miliardi (0,4 per cento del Pil) dalla lotta all’evasione, compresa la “diffusione di strumenti di pagamento tracciabili”, 1,8 miliardi dalla spending review (0,1 per cento del Pil), 1,7 miliardi (circa lo 0,1 per cento del Pil). Il resto verrà da tagli ai sussidi e da altre misure fiscali.
  • Nuove tasse ambientali. Tra le voci che porteranno risorse per la prossima manovra ci saranno anche la riduzione “delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del Pil”, cioè circa 1,7-1,8 miliardi. Oltre “0,1 punti di Pil” arriveranno da “altre misure fiscali, fra cui la proroga dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni.
  • Privatizzazioni. Tra le voci che porteranno risorse per la prossima manovra ci saranno anche la riduzione “delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali, che nel complesso aumenterebbero il gettito di circa lo 0,1 per cento del Pil”, cioè circa 1,7-1,8 miliardi. Oltre “0,1 punti di Pil” arriveranno da “altre misure fiscali, fra cui la proroga dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni.
QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF
Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Economia / Banca Ifis: l’utile netto del primo trimestre 2024 cresce a 47 milioni di euro
Economia / Perché gli allevamenti intensivi nuocciono gravemente (anche) alla nostre salute
Economia / Nuovi Ogm: le mani delle multinazionali della chimica sull’agricoltura europea
Economia / Egemonia alimentare: i 4 colossi che controllano il mercato della carne negli Usa
Economia / Mangia, consuma, crepa: ecco quanto vale il business (iniquo) dell’agroalimentare
Economia / Giulia Innocenzi a TPI: “Vi racconto il lato oscuro dell’industria della carne, tra lobby e politica”
Economia / Welfare d’altri tempi