Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:09
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Il mondo nuovo del commercio post-Covid: così cambieranno i consumi

Immagine di copertina
credit: Ajeng Dinar Ulfiana / REUTERS

L’aumento dei costi di trasporto delle materie prime sta spingendo aziende come Ikea a riportare in Europa produzioni che erano state delocalizzate in Asia. Ecco come la pandemia sta cambiando il commercio mondiale

Per provare a spiegare ai miei studenti come cambia il mondo dei trasporti dopo il Covid ho dovuto costruire un modello. Immaginate due sorelle italiane – chiamiamole Paola e Chiara – che si svegliano la mattina a casa della madre e che, dopo una biciclettata in centro, vanno a pranzo dalla nonna. La madre di Paola e Chiara è un architetto benestante, il padre un operaio in cassa integrazione. Entrambe le sorelle hanno una bici della Bianchi. E sia la madre sia la nonna hanno una cucina dell’Ikea, persino lo stesso modello.

Ebbene, però, gli stessi prodotti, addirittura gli stessi modelli, prima e dopo la pandemia hanno cambiato luogo di produzione, e tra Paesi lontanissimi tra loro. La bicicletta Bianchi di Paola – comprata prima del Covid – viene dall’Asia. Quella di Chiara – post-pandemia – dall’Italia. La cucina della madre – acquistata prima dell’emergenza virus – è fatta in Cina, quella della nonna – del 2021 – in Turchia (anche se persino maniglie e rifiniture sono uguali). Gli esempi che ho scelto non sono casuali: sia Bianchi che Ikea, come mille altre aziende, hanno già annunciato un cambio di politica produttiva: nella lingua degli anglicismi si dice “reshoring” e “nearshoring”, ossia tornare a produrre in casa (come per le biciclette) o almeno vicino (come per i mobili). Sono piccoli segnali premonitori di un grande terremoto: la pandemia ha ucciso l’equilibrio della globalizzazione, che durava da un quarto di secolo, e ne sta costruendo uno nuovo…..

Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Economia / Perché alcuni e-commerce crescono anche senza aumentare il budget advertising
Economia / Miniera Italia: così l’economia circolare può ridurre la nostra dipendenza dall’estero per le materie prime critiche
Economia / Il sogno lombardo dei Cinque Cerchi
Ti potrebbe interessare
Economia / Perché alcuni e-commerce crescono anche senza aumentare il budget advertising
Economia / Miniera Italia: così l’economia circolare può ridurre la nostra dipendenza dall’estero per le materie prime critiche
Economia / Il sogno lombardo dei Cinque Cerchi
Economia / Energia olimpica
Economia / Se le aziende si alleano
Economia / Dove va la mobilità del futuro
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Economia / Il regalo di Natale del ceo dell’Antico Vinaio ai suoi dipendenti: “Tremila euro di bonus"
Economia / Manovra, stretta sulle pensioni nel maxi-emendamento del Governo 
Economia / Eni ha scoperto un nuovo maxi-giacimento di gas in Indonesia