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Home » Economia

Milano-Roma si fa sempre più in aereo: boom di passeggeri per la “navetta dei cieli”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Superato il milione di viaggiatori in un anno. Tra i motivi del successo, i costi ridotti, la velocità e l'affidabilità del servizio

L’aereo come una risorsa. Supera il milione di viaggiatori in un anno la “navetta dei cieli” Milano-Roma: non accadeva dal 2018. Un fenomeno di successo che rosicchia fette di mercato all’alta velocità ferroviaria grazie a tariffe giudicate più vantaggiose e a una puntualità e regolarità maggiori. A confermarlo sono i dati forniti dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) per il 2024.

I numeri, d’altronde, parlano chiaro. Si tratta di un trend iniziato già nel 2022 – una volta superato il periodo di forte rallentamento a causa della pandemia – poi consolidato nel 2023 e proseguito nel 2024. Lo scorso anno i voli tra Roma Fiumicino e Milano Linate — tutti offerti da Ita Airways — hanno trasportato 1.053.880 persone (considerando entrambe le direzioni), un aumento del 21% rispetto ai dodici mesi precedenti, il 74% più del 2022 e il 37% più del 2019, quando ancora non avevamo vissuto il dramma del Covid.

Ad aumentare, come spiega un’analisi del Corriere della Sera, è anche il tasso di riempimento medio dei voli che è passato da poco più del 63% del 2023 al 71,4% dell’anno passato, confrontando i passeggeri trasportati con i dati dell’offerta dei sedili fornita dalla piattaforma specializzata Cirium. Un incremento che è un bene per tutto il mercato dei voli nazionali: la rotta Linate-Fiumicino sul totale dei volumi del segmento nazionale balza dal 2,6 al 2,9%.

Una tratta quella tra le due grandi metropoli del Paese che è fortemente coperta dal trasporto ferroviario, in particolare a partire dal 2008, con il grande avvento dell’alta velocità con i Frecciarossa di Trenitalia ai quali si sono aggiunti quelli di Italo. Le tariffe ferroviarie decisamente più basse, una maggiore affidabilità del servizio e i travagli dell’allora Alitalia hanno spunto milioni di persone a spostarsi via binari. Motivo per cui sono ormai lontanissimi i tempi in cui – come nel 2004 – la tratta Fiumicino-Linate rappresentava ben il 10,4% del mercato aereo nazionale.

Durante il periodo buio del Covid, il 2021 è stato l’anno peggiore per la navetta dei cieli nei confronti dell’alta velocità con appena il 9% delle persone che hanno preso un aereo tra Roma e Milano, mentre l’altro 91% si è spostato in treno. Nel 2024 i binari dominano, ma secondo le ultime stime la quota si è ridotta all’82%, l’altro 18% è stato in mano ai jet di Ita che, secondo le proiezioni del Corriere, dovrebbe aver ricavato dalla tratta poco più di 100 milioni di euro.

Insomma, negli ultimi mesi le abitudini dei passeggeri stanno gradualmente cambiando. I motivi? Secondo gli esperti ora i treni stanno vivendo un periodo difficile, presentando tutte quelle fragilità e criticità che un tempo erano propri del trasporto aereo, come scioperi, blocchi, problemi tecnici. Molti italiani quindi preferiscono affidarsi all’aereo, generalmente più puntuale e che permette di coprire la tratta Roma-Milano in appena 50 minuti. Inoltre l’aeroporto di Linate è direttamente collegato con la metropolitana: così in una dozzina di minuti si passa dal terminal al centro città e viceversa.

Un altro elemento a favore della “navetta dei cieli” è quello economico, visto che la tariffa media è di fatto uguale se non inferiore a quella del corrispettivo treno. Un’andata e ritorno, a marzo, lo si trova a 98 euro con Ita, a 99 euro con Trenitalia e 100 euro con Italo, a conferma della sfida ingaggiata tra i dipartimenti di revenue management delle tre società. Anche se bisogna ricordare che una volta arrivati a Fiumicino bisogna prendere un treno per Termini (14 euro a viaggio) o un taxi (almeno 50 euro). Quella dell’aereo, infine, è una scelta privilegiata per chi si sposta per motivi di business, visti i tempi ridotti per raggiungere la città di destinazione (il collegamento con l’alta velocità richiede circa tre ore).

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