Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Manovra, un bonus per i figli potrebbe sostituire gli 80 euro di Renzi

Immagine di copertina

Il governo punta a riordinare le misure per la famiglia

Manovra, un bonus per i figli

Un bonus per i figli a carico potrebbe sostituire gli 80 euro introdotto dal governo di Matteo Renzi nel 2014: è l’ultima ipotesi che spunta sulla manovra economica che in queste settimane l’esecutivo Conte bis deve mettere a punto.

S&D

Come racconta il quotidiano Repubblica oggi la proposta è quello di giungere a una dote unica e semplice, un assegno o una detrazione, mensile, erogata senza vincoli e solo perché ci sono figli. La nuova misura dovrebbe incorporare e rafforzare bonus e assegni che oggi vengono disseminati a pioggia e che non sempre si rivelano efficaci, con platee ristrette e quasi mai coincidenti.

La proposta originaria del Pd prevedeva 9 miliardi di euro aggiuntivi ad assegni familiari e riordino bonus, e un tetto di reddito a 100 mila euro lordi annui. Una misura da 240 euro al mese fino a 18 anni e poi 80 euro fino a 26 anni, se ancora a carico.

Il Forum delle Famiglie propone invece di usare anche il bonus Renzi, che vale circa 9,5 miliardi, da sommare ad assegni, bonus e detrazioni. Si arriverebbe così a un totale di 30 miliardi. Anche in questo caso la proposta non sarebbe vincolata a parametri economici. Verrebbero dati 250 euro a regime per ogni figlio a prescindere dal livello di reddito, fino a 18 anni all’inizio, poi fino a 26.

Bonus figli, l’ipotesi

È quest’ultima la soluzione che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a quanto pare sta prendendo in maggiore considerazione.

Le notizie sul reddito di cittadinanza aggiornate ad oggi

L’operazione che riordinerebbe tutte le misure per la famiglia sarebbe da 30 miliardi e a costo zero per lo Stato.

Nel dettaglio, spiega ancora Repubblica, si tratta di redistribuire il bonus da 80 euro, destinato oggi a 10 milioni di lavoratori dipendenti con un reddito annuo tra gli 8 mila e i 26 mila euro, alle famiglie e ai loro 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni. Questo inizialmente. Poi si dovrebbe salire fino ai 26 anni.

Certamente un terzo di coloro che oggi ottengono il bonus Renzi, 2,8 milioni di persone, potrebbero perdere il beneficio.

Sul fronte politico il premier Conte potrebbe giustificare il piano con l’esigenza di combattere la denatalità.

Ti potrebbe interessare
Economia / I trasporti ai tempi dell’intelligenza artificiale
Economia / La classifica delle città più ricche d’Italia: Portofino in testa con un reddito medio oltre i 90mila euro
Economia / Patto di stabilità, Confagricoltura: “Serve accordo sui bilanci nazionali”
Ti potrebbe interessare
Economia / I trasporti ai tempi dell’intelligenza artificiale
Economia / La classifica delle città più ricche d’Italia: Portofino in testa con un reddito medio oltre i 90mila euro
Economia / Patto di stabilità, Confagricoltura: “Serve accordo sui bilanci nazionali”
Economia / Stazioni del territorio: il progetto del gruppo Fs per rigenerare i piccoli centri con nuovi servizi
Economia / La rivoluzione smart della logistica
Economia / L’AD del Gruppo Fs Luigi Ferraris: “Anno record in termini di capacità e sviluppo”
Ambiente / Luce per la casa: con la fine del mercato tutelato occhi puntati sulle offerte attente all’ambiente
Economia / Aree di servizio con colonnine per la ricarica elettrica: Ip e Macquarie danno vita alla joint venture IPlanet
Economia / La Starlink di Elon Musk contro Tim: “Ostacola lo sviluppo dei nostri servizi satellitari per Internet veloce”
Economia / Stop allo smart working semplificato, si torna alle regole pre-Covid. Cosa cambia