Luca Bassini, DHL Express: “Investire per il Net-Zero entro il 2050. Per costruire una crescita responsabile e sostenibile”
Sostenibilità, inclusione, responsabilità sono parole sempre più rilevanti nell’ambito della responsabilità d’impresa (e non solo). Oggi ci sono aziende, che non si limitano a usare queste parole all’interno di una strategia di comunicazione, ma che traducono le intenzioni in azioni concrete.
In questo scenario, vediamo come siano oltre 7 miliardi di euro quelli stanziati dal gruppo DHL con una visione al 2050, per arrivare a una logistica a emissioni zero.
Una sfida ambiziosa, se si pensa alla complessità delle infrastrutture logistiche globali, ma che Luca Bassini Chief Financial Officer di DHL Express Italy, definisce prioritaria. “In un’ottica sempre più orientata ai criteri ESG, il nostro impegno ambientale risulta prioritario, ecco perché il nostro Gruppo DHL ha studiato un piano di investimenti per raggiungere, l’obiettivo Net-Zero CO2e entro il 2050. . Questo percorso include l’ elettrificazione della nostra flotta per l’ultimo miglio: il primo obiettivo è raggiungere già il 66% entro il 2030 .”
Logistica sostenibile: per ridurre sempre più le emissioni dovute dal trasporto aereo
Il trasporto aereo merci ha chiuso il 2024 con numeri record: +11,3% nella domanda globale, superando i picchi del 2021.
A trainare la crescita, l’e-commerce in continua espansione, in particolare tra Stati Uniti, Europa e Asia. Le rotte internazionali hanno registrato il diciassettesimo mese consecutivo di crescita, con aumenti significativi: +7% a dicembre su base annua, con punte dell’8% tra Asia e Nord America e dell’11% sulle rotte intra-asiatiche.
Anche la capacità di carico, misurata in ACTK (tonnellate-chilometro disponibili), nel 2024 è aumentata del +7,4% rispetto al 2023, pur mostrando un lieve rallentamento rispetto al primo semestre. I rendimenti, nonostante un calo dell’1,6%, restano superiori del 39% rispetto a quelli del 2019. E le tariffe spot globali a dicembre hanno toccato i 2,99 dollari al chilogrammo: +15% anno su anno.
I numeri rilevati dall’annuario statistico dell’Istat raccontano un settore sotto pressione, chiamato a garantire performance e puntualità, ma con l’urgenza crescente di contenere l’impatto ambientale.
Ed è proprio su questo punto che DHL Express si muove con determinazione: conciliare crescita e responsabilità.
SAF: il carburante che ridefinisce la sostenibilità nel trasporto aereo
Nel cammino verso una logistica a minore impatto, il trasporto aereo è senza dubbio uno degli ambiti più esigenti sotto il profilo ambientale. Eppure, è proprio qui che DHL Express sta convogliando parte delle sue risorse più strategiche.
“Entro il 2030, DHL mira a introdurre oltre il 30% di carburanti sostenibili, miscelati ai carburanti tradizionali, per le proprie operazioni aeree e marittime”, ha dichiarato Luca Bassini. Un traguardo che si inserisce in un piano ben più ampio: ripensare l’intera infrastruttura delle spedizioni internazionali alla luce della sostenibilità, riducendo in modo concreto l’impronta climatica di ogni singola tratta.
Al cuore di questa trasformazione si trova il Sustainable Aviation Fuel (SAF), un carburante innovativo ottenuto da risorse rinnovabili come oli alimentari esausti e scarti organici, che permette di abbattere le emissioni fino all’80% *rispetto ai combustibili tradizionali.
Prodotto secondo standard internazionali rigorosi, basato sulle linee guida CORSIA prescritte da SBTi, il SAF rappresenta una delle soluzioni più promettenti per rendere il trasporto aereo più compatibile con le esigenze ambientali del presente.
Luca Bassini ha sottolineato come il servizio DHL GoGreen Plus consenta già oggi alle aziende clienti di abbattere le emissioni di CO₂e derivanti dalle loro spedizioni internazionali fino all’80%, grazie alla miscelazione di SAF con carburante fossileUn risultato tangibile, ottenuto anche grazie alla collaborazione con fornitori come World Energy, Neste, Envision e BP. Il progetto non si limita a essere una scelta tecnica, ma una leva concreta per aiutare le imprese nella transizione climatica, senza compromettere la rapidità e la precisione che caratterizzano la logistica internazionale.
Rendicontazione Scope 3: quando la trasparenza non è facoltativa
Nel panorama attuale, in cui la sostenibilità è spesso abusata come etichetta promozionale, ciò che distingue un impegno reale è la capacità di rendere conto.
Un recente sondaggio indica che quasi sei consumatori su dieci sono scettici sulle informazioni fornite dai brand in merito alle loro iniziative ambientali. Ecco perché DHL ha scelto di strutturare una rendicontazione chiara e verificabile, con un sistema pensato per fornire dati precisi sulle emissioni di Scope 3 – ovvero quelle indirettamente generate dalle spedizioni affidate a DHL.
“È essenziale offrire riscontri oggettivi sulle azioni intraprese per ridurre le emissioni di CO2e,” spiega Bassini. In questo senso, DHL GoGreen Plus non è solo un servizio che supporta i clienti nel proprio percorso di riduzione dell’impatto ambientale, ma un modello che offre report certificati annualmente, realizzati secondo i criteri del GHG Protocol e controllati da organismi terzi indipendenti.
Questo approccio permette alle aziende di integrare le proprie politiche ESG con dati concreti, facilmente comunicabili anche agli stakeholder più esigenti. La sostenibilità è una variabile strategica misurabile, tracciabile e contabilizzabile. È un elemento che incide sulla reputazione, sulla compliance e sulla capacità di affrontare mercati sempre più regolamentati e orientati a criteri ambientali stringenti.
* (Valori LCA SAF basati sui dati ICCT ipotizzando le emissioni dell’intero ciclo di vita degli oli da cucina usati e degli oli vegetali derivati dalle piante)