Cdp, boom per il terzo Yankee Bond da 1,5 miliardi: ordini per quasi 13 volte l’offerta
In una fase di forte incertezza a livello globale, i grandi investitori istituzionali hanno bisogno di punti fermi solidi e affidabili. In tal senso, è da leggersi come un’importante conferma della credibilità e attrattività del nostro Sistema Paese lo straordinario successo ottenuto da Cassa Depositi e Prestiti, che oggi ha lanciato il suo terzo Yankee Bond, tornando sul mercato dei capitali statunitense con un’emissione da 1,5 miliardi di dollari destinata ad investitori istituzionali.
I numeri parlano chiaro. L’operazione ha registrato una domanda senza precedenti nella storia di CDP sui mercati dei capitali, con ordini per oltre 19 miliardi di dollari – quasi 13 volte l’offerta – provenienti da più di 250 investitori. Un successo che testimonia ancora una volta la credibilità a livello internazionale dell’Istituzione presieduta da Giovanni Gorno Tempini e guidata dall’Amministratore Delegato Dario Scannapieco.
Il nuovo Yankee Bond di CDP è parte di un piano di raccolta per diversificare le fonti di approvvigionamento delineato dal nuovo Piano Strategico 2025-2027 di Cassa Depositi e Prestiti, che vede impegnato in prima linea il Vice Direttore Generale, Fabio Barchiesi.
Oltre ai numeri record, ciò che conta sottolineare è la qualità della domanda, con oltre il 98% di investitori istituzionali di lungo termine – tra cui banche, asset manager, assicurazioni, fondi pensione e istituzioni europee e sovranazionali. Inoltre è particolarmente significativa la diversificazione geografica a livello globale, con più dell’85% dell’allocazione finale sottoscritta da investitori esteri, provenienti da oltre 23 Paesi, tra cui Stati Uniti (39%), Regno Unito (17%), Nord Europa (12%) e Medio Oriente (10%).
Con questa operazione, CDP rafforza ulteriormente il proprio ruolo come emittente di riferimento sui mercati finanziari, confermando la crescente capacità di attrarre capitali internazionali di elevata qualità, ampliando la base investitori e proseguendo nella strategia di diversificazione delle fonti di raccolta. L’emissione consentirà a CDP di sostenere direttamente le esportazioni delle imprese italiane, anche attraverso operazioni di export finance.
Il bond prevede una cedola annua lorda del 4,375% e una scadenza di 5 anni. Il rating atteso dell’emissione è pari a BBB+ per S&P e BBB per Fitch.
L’operazione è stata curata da un sindacato di banche, nell’ambito del quale hanno agito in qualità di Joint Bookrunners BofA Securities, Citigroup, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, HSBC, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), J.P. Morgan e Morgan Stanley, quest’ultima anche nel ruolo di Sole Global Coordinator dell’operazione.