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Home » Economia

Caro bollette, cosa conviene tra il mercato tutelato e quello libero? Le differenze

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La crescita sempre più rapida dei prezzi dell’energia e l’incertezza sul futuro delle forniture di gas instillano il dubbio nelle famiglie italiane: meglio stare nel mercato tutelato oppure addentrarsi nel libero? Secondo quanto riporta Adnkronos il 40% delle utenze è sotto tutela, e per loro è previsto a ottobre un aumento del 59% sul costo dell’energia elettrica. Per quanto riguarda i fruitori del libero mercato, invece, stando ai dati Istat elaborati dall’Unione nazionale consumatori, l’aumento sarà dal 135,9%.

La differenza tra le due soluzioni è la seguente: per chi è sotto tutela le tariffe vengono negoziate su base trimestrale dall’Arera, l’Autorità per l’energia, mentre chi sceglie il libero mercato si interfaccia direttamente con i fornitori, scegliendo l’offerta che reputa più vantaggiosa. Per quanto riguarda le forniture del gas, il mercato tutelato smetterà di esistere dal 1 gennaio 2023, mentre dall’anno dopo lo stesso accadrà per l’elettricità. Confcommercio ha chiesto una proroga sul gas: “Gli incrementi oramai fuori controllo dei valori delle materie prime energetiche, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, rendono necessaria una proroga del termine”.

Va da sé che scegliere in questo periodo un prezzo “bloccato” sotto tutela può portare a una spesa maggiore, visto che attualmente la quotazione è molto alta e chi sceglie questa opzione non può rinegoziare il costo dell’energia. “Le offerte a prezzo fisso oggi costano molto non solo per il costo della materia prima, che come sappiamo è elevato, ma anche perché in questo regime gli operatori devono tutelarsi dal rischio che il prezzo, per motivi oggi imprevedibili, salga ancora di più. In quello scenario infatti i gestori dovrebbero acquistare l’energia a costi maggiori rispetto a quelli applicati al cliente” spiega a Repubblica Niccolò Carlieri, co-founder di Selectra Italia, un servizio di comparazione tariffe e assistenza ai consumatori che vogliono cambiare operatore. D’altro canto però in una nota Confcommercio spiega come “il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa” e che “il mercato tutelato offre maggiori garanzie sui prezzi”.

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