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Home » Cultura

Roma Arte in Nuvola 2025: la quinta edizione convince e sorprende

Immagine di copertina
Credit: Fabio Milani

Superate le polemiche dello scorso anno, il patron Alessandro Nicosia si espone in un bagno di umiltà. La fiera, tra Corea, omaggi a Marotta e performance, mostra un deciso salto di qualità all'ombra dell'architettura di Fuksas

La Capitale del Futurismo e dell’Architettura celebra il suo evento fieristico d’arte più atteso. La fiera Roma Arte in Nuvola ha riaperto i battenti (e lo fa con un respiro nuovo) all’interno dell’iconico Centro Congressi La Nuvola di Massimiliano Fuksas, nel quartiere EUR. L’evento clou di questa quinta edizione non è stato un’opera o un talk, bensì il gesto inatteso del suo patron, Alessandro Nicosia. Sul palco, il Patron, ha voluto fare un pubblico “mea culpa” per le polemiche di maschilismo a lui rivolte lo scorso anno quando si presentò circondato da soli uomini.

In un momento di rara autocritica per il mondo fieristico, il patron ha ringraziato apertamente la direttrice artistica Adriana Polveroni per il suo lavoro e ha ammesso pubblicamente, con grande schiettezza, di avere “un pessimo carattere”. Un gesto di humilitas che ha immediatamente smorzato le tensioni passate, accompagnato dalla volontà di mettere al centro del rilancio diverse figure femminili, portando sul palco rappresentanti delle istituzioni donne, un segnale chiaro di cambiamento di rotta rispetto al passato.

Un Salto di Qualità Visibile e Curato

Superati i gossip e i toni accesi, l’edizione 2025 – giunta alla sua quinta da quando è nata in piena pandemia – mostra una qualità e una coerenza nettamente migliorate. Il colpo d’occhio, in particolare, sul primo piano risulta più curato e incisivo, Complessivamente con un’offerta di oltre 140 espositori che spazia tra il moderno e il contemporaneo più spinto. Il successo è già certificato dai numeri della scorsa edizione, che ha superato le 38.000 presenze e che quest’anno si cercherà di superare.

L’obiettivo ribadito è quello di fare di Roma la “piattaforma propulsiva per il Mezzogiorno e l’area mediterranea”, come spiegato da Nicosia. La formula resta l’unica in Italia a insistere con successo nel dialogo tra mercato e istituzioni, avvalendosi della partecipazione attiva del Ministero della Cultura, di Roma Capitale e della Regione Lazio.

La Corea e gli Eroi del Novecento

Il cuore pulsante dell’offerta culturale è il focus internazionale sulla Repubblica di Corea, Paese ospite d’onore nell’ambito dell’Anno degli Scambi Culturali Italia-Corea. Con la mostra “Fever State”, la Nuvola ospita sei artisti coreani – tra cui Yun Choi, Jongwan Jang e Yuja Kim – che esplorano con grande vivacità le intersezioni tra tradizione, innovazione digitale e interpretazione della memoria collettiva, fornendo un saggio del fervore creativo di Seul in occasione del 140º anniversario delle relazioni diplomatiche.

A fare da contrappunto, tre importanti mostre omaggio celebrano figure chiave della storia dell’arte italiana: Gino Marotta, con l’esposizione Universo Naturale-Artificiale, che esplora il rapporto tra naturale e artificiale tra i suoi Rilievi e MetacrilatiMario Airò, omaggiato con Tra acqua e luce, e Fabrizio Clerici, maestro del fantastico con Ultra Memoriam, un viaggio nell’onirico del Novecento. Spazio anche alla fotografia con la rassegna collettiva Immagini Impossibili, che indaga il potenziale espressivo dell’immagine quando si affranca dalla funzione documentaria.

Il Programma Culturale Ampliato: Istituzioni, Performance e Futuro

L’articolato programma culturale di questa edizione (che si è svolta fino al 23 novembre) è il vero termometro della maturità raggiunta dalla fiera. L’esperienza del pubblico è arricchita da un fitto calendario di eventi che consolidano il ruolo della Nuvola come punto di riferimento per la scena artistica.

Il Dialogo Attivo con le Istituzioni

L’impegno del sistema museale italiano è impressionante. L’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale partecipa con la mostra “Le acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna dal 2012 ad oggi”, documentando l’arricchimento della collezione civica.

I musei nazionali contribuiscono con prestiti eccezionali: il MAXXI concede la scultura concettuale di Giulio Paolini (Tre per Tre), mentre la GNAMC espone la recente opera di Emilio IsgròIsgrò cancella Isgrò. Non meno rilevante è il MUCIV (Museo delle Civiltà di Roma), che accosta antichi reperti fossili a un omaggio a Gino Marotta, rievocando il concetto barocco di wunderkammer e il dialogo tra naturalia e artificialia.

Si rinnova anche la presenza della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che utilizza il proprio spazio istituzionale per presentare iniziative a sostegno dell’arte e dei giovani artisti. Infine, le Residenze Reali Sabaude del Piemonte offrono un affascinante viaggio attraverso immagini evocative del Patrimonio UNESCO italiano.

Performance e Visioni del Domani

Ad arricchire l’esperienza oltre la tela e la scultura, un ciclo di performance e talk dal respiro internazionale:

  •  Performance: L’arte performativa è centrale. Si segnala “Landfall” di Sonia Andresano, che utilizza un’azione corale per indagare il rapporto tra equilibrio individuale e collettivo. Di particolare impatto è “L’Eternità” di Alix Boillot, un’indagine sul pianto umano inteso come ciclo eterno dell’acqua. Infine, il pubblico è chiamato ad assistere a “Missione Space Y” di Filippo Riniolo, un dialogo fittizio tra l’artista (di ritorno da una missione lunare) e il giornalista Corrado Formigli.

  •  Talk e Futuro: I dibattiti si concentrano sull’avvenire dell’arte e del mercato. Il talk “Today is not Today” esplora le esperienze immersive d’artista per visore VR, e un incontro specifico è dedicato ai giovani collezionisti, cercando di tracciare il loro profilo e indagarne gli interessi futuri.

La fiera, con Banca Ifis come main sponsor e con l’arricchimento della proposta esterna che comprende anche studio visit negli atelier degli artisti, dimostra di non aver solo risolto i problemi di “carattere” del suo patron, ma di aver saputo tradurre le critiche in un evidente salto di qualità che merita attenzione, soprattutto nell’allestimento e nella curatela.

Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
Credit: Fabio Milani
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