Nella biografia di Mussolini sul sito del Ministero dell’Interno mancano le leggi razziali
Sul sito del Ministero dell’Interno compare una biografia di Benito Mussolini in cui manca, però, il riferimento alle leggi razziali.
La questione è scoppiata sui social proprio nel giorno del compleanno del Duce. Il 29 luglio i nostalgici hanno festeggiato (soprattutto sui social) il natale di Mussolini: in tanti hanno ricordato il dittatore di Predappio con messaggi elegiaci e malinconici.
Qualcuno che con il Duce e con le sue idee non ha proprio niente a che spartire ha sollevato una questione interessante. Su Twitter l’account 1Natsu01 ha scritto un post in cui faceva notare che sul sito del Ministero dell’Interno esiste una biografia di Benito Mussolini, ma non solo. La cosa più inquietante è che nella lunga vita del dittatore viene omessa la pubblicazione delle leggi razziali.
“Per quale motivo non si fa riferimento alle leggi razziali del 1938, ma c’è solo un riferimento molto molto generico”?, si chiede 1Natsu01. E in effetti è a dir poco curioso che il Ministero dell’Interno si sia fatto sfuggire – per così dire – un passaggio così pregno di significato e conseguenze come quella legge del ’38 che segnò di fatto l’inizio di uno dei momenti più aspri e violenti del ventennio fascista.
Sul perché la biografia di Benito Mussolini compaia sul sito del Ministero dell’Interno la spiegazione c’è: sul portale compaiono le vite di tutti (o quasi) gli inquilini del Viminale. Benito Mussolini lo è stato tra il 1922 e il 1924 e tra il 1926 e il 25 luglio 1943.
Sulla seconda domanda posta da 1Natsu01 resta il mistero. Anche perché non serve essere storici per rendersi conto che la biografia del Duce è particolarmente dettagliata. Come sottolinea 1Natsu01, appare quasi sorprendente che la divulgazione delle leggi razziali del 1938 venga bypassata in un modo così palese. “In politica estera imboccò decisamente la via dell’alleanza con la Germania di Hitler”, si legge.
Poi si passa direttamente al 1 settembre dell’anno successivo, quando la Germania attacca la Polonia e l’Italia dichiara la non belligeranza. Insomma, resta oscuro – e preoccupante – il motivo che ha portato chi ha redatto la biografia di Benito Mussolini sul sito del Ministero dell’Interno a trattare le leggi fascistissime, la legge Acerbo, a toccare i Patti Lateranensi e a sorvolare sulle leggi che più di tutte contribuirono a fare del fascismo una dittatura violenta e razzista.