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    Zona rossa di Natale, oggi la decisione del governo: cosa si potrà fare e cosa no

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 18 Dic. 2020 alle 09:07 Aggiornato il 18 Dic. 2020 alle 17:33

    Natale, le misure del governo

    Zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Nei giorni feriali, invece, zona arancione. È questa la “linea dura” che passa a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm di Natale, dopo ore di confronto durante il vertice governativo, come anticipa il quotidiano Repubblica. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe ufficializzare le misure stasera, in conferenza stampa, dopo il Consiglio dei ministri in programma per le 18.

    L’obiettivo è quello di arginare il contagio e far scendere l’indice Rt – stabile allo 0,8 – almeno allo 0,5, la soglia minima che farebbe tirare un sospiro di sollievo. Ma i numeri faticano a scendere, e ieri il bilancio giornaliero dei decessi era di 683 con 18.236 contagi e 14.169 tamponi in meno rispetto al giorno precedente. La percentuale positivi/tamponi è tornata infatti a salire al 9,8 per cento.

    Zona rossa a Natale: quando valgono i divieti

    Nel periodo natalizio, dunque ci saranno 10 giorni di lockdown totale (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) mentre altri 4 saranno di parziali chiusure (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio).

    Riunioni familiari a Natale: deroga al divieto di ospitare

    L’ipotesi è di consentire di invitare al massimo altre due persone non conviventi ma nel rispetto di alcuni criteri: permessi gli incontri tra congiunti non conviventi soltanto per il primo e secondo grado di parentela, e cioè genitori e figli, nonni, nipoti e fratelli. Esclusi zii, cugini e amici.

    Un figlio che va a trovare un padre, per esempio, non dovrebbe muoversi con più di un membro della famiglia per volta. Nel conteggio degli invitati chi ha meno di 14 anni non va calcolato.

    Divieto di spostamenti

    Divieto di spostamenti sia tra Comuni che tra Regioni salvo comprovate esigenze lavorative, di lavoro o altre necessità e salvo che si faccia rientro nel proprio comune di residenza, sempre presentando l’autocertificazione.

    Chiusi negozi bar e ristoranti

    Chiusi negozi (salvo alcune attività commerciali come supermercati, generi alimentari o ferramenta) bar e ristoranti con asporto consentito fino alle 22 e domicilio sempre possibile. Restano aperte librerie, parrucchieri e fiorai. Chiusi centri estetici, musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Durante gli altri giorni bar e ristoranti rimarrebbero aperti fino alle 18 e i negozi fino alle 21 salvo che non si opti per la chiusura permanente anche dal 27 al 30.

    Sport e competizioni sportive

    Sospese nei giorni previsti tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

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