Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Treviso, assolda un killer sul dark web per uccidere il rivale in amore e viene truffato: la Procura chiede l’archiviazione

Immagine di copertina

Voleva eliminare il suo rivale in amore. Cliccando sul sito “Murder for Hire” specializzato in omicidi su commissione, aveva assoldato un killer perché uccidesse il rivale che aveva conquistato il cuore della sua “dama”. L’inchiesta aperta dalla Procura del Tribunale è finita con la richiesta di archiviazione e nessuna misura di sicurezza nei confronti di un giovane portatore di disabilità di Vazzola, che era stato indagato per tentato omicidio.

S&D

Il piano era stato ideato da un disabile (difeso dall’avvocato Paolo Pastre) che così si sarebbe dovuto liberare del rivale in amore, un imprenditore di 45 anni. Sul dark web aveva scovato e preso contatti con il gestore di un fantomatico portale con un nome suggestivo (Murder for hire) e aveva commissionato l’omicidio. Pagando, per giunta, una tariffa davvero risibile: poco più di una decina di migliaia di dollari in cryptovalute, saldata in due tranche

Il 34enne di Vazzola non era, di fatto, riuscito ad assoldare alcun killer. Quanto, piuttosto, era rimasto vittima di una truffa che gli era costata il pagamento di 10mila euro in bitcoin per quell’omicidio su commissione. Poi era stato smascherato dall’Fbi. La Procura ha ritenuto che l’uomo non potesse essere imputabile di tentato omicidio in quanto non ci sarebbe stata l’idoneità a commettere il reato e la pericolosità della sua manovra, in sostanza, sarebbe stata insussistente.

L’inchiesta della Procura trevigiana era partita dopo la segnalazione dell’Fbi alla polizia postale italiana. Era emerso, nel web, un uomo che utilizzava il nickname “The Punisher2020”, con un riferimento esplicito a un personaggio dei fumetti della Marvel, per un assassinio su commissione dietro pagamento di un compenso, in due tranche. L’unica cosa vera in tutta questa vicenda è la truffa. il sito internet è infatti una “fake” costruito apposta per carpire la fiducia dei tanti “poco furbi” che navigano nel dark web alla ricerca di illeciti. Circostanze che fanno sì che non si sia materializzato il reato, come previsto dall’articolo 115 del codice penale che disciplina la fattispecie.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Milano, colpisce un componente della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 aprile: arrestato un egiziano
Cronaca / “Ricavi crollati”: Chiara Ferragni ha bisogno di 6 milioni di euro
Cronaca / Milano, 18enne ucciso per strada a colpi di pistola
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Cronaca / Venezia: dal campanile di San Marco cadono alcuni pezzi di cemento armato
Cronaca / Femminicidi, Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”