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Evade grazie a un buco nel muro nascosto dal cassone dell’avvolgibile: 17enne ricercato a Torino

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Arrestato per rapina, un 17enne egiziano detenuto nel centro di prima accoglienza Ferrante Aporti di Torino è riuscito ad evadere passando da un buco scavato dietro il cassone dell’avvolgibile della sua stanza.

Il giovane non era stato rinchiuso in un istituto penitenziario per minori, ma nella vicina struttura del Cpa, con misure di sorveglianza meno rigide.

Il varco che aveva creato era invisibile agli agenti, ci è passato attraverso in un momento nel quale nessuno lo stava osservando, sbucando nel parcheggio della struttura e allontanandosi indisturbato. Il caso arriva a circa un mese dalla fuga di massa dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano.

“Da anni denunciamo senza essere ascoltati le carenze strutturali e di organico che si ripercuotono quotidianamente sul personale che opera al Ferrante Aporti”, dicono i vertici del sindacato Osapp, l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria.

“La grave vicenda – aggiunge Vicente Santilli del Sappe – porta alla luce le priorità della sicurezza, spesso trascurate, con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria del centro di prima accoglienza”.

Sulla vicenda anche il punto di vista del segretario generale Donato Capece: “Abbiamo in più occasioni chiesto ai vertici del dipartimento della giustizia minorile che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo”.

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