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    Si ustiona con una tazza di tè e Starbucks le offre un risarcimento di 84mila euro

    A destra la madre della ragazzina ustionata Siobhan Mooney
    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 4 Lug. 2019 alle 13:26 Aggiornato il 5 Lug. 2019 alle 20:45

    Tazza di tè Starbucks ustiona dodicenne| Starbucks offre risarcimento

    La dodicenne Demi Mooney si è ustionata con il tè di Starbucks nel dicembre 2014. La madre ha intentato una causa legale contro la multinazionale e cinque anni dopo l’azienda le ha offerto un risarcimento di 75mila sterline (equivalenti a 84mila euro).

    Demi si trovava con la nonna nella caffetteria Starbucks di Henry Street a Dublino. Secondo quanto riportato dal tabloid The Sun, la ragazzina teneva nella mano sinistra un “Frappuccino”, mentre con la destra stringeva un biscotto. Ha ordinato anche una tazza di tè ma, non sapendo come afferrarla, ha commesso l’imprudenza di mettersela sotto al braccio.

    La bevanda bollente all’interno della tazza le si è incidentalmente rovesciata addosso e la pelle si è subito ustionata al contatto. La ragazza è stata soccorsa da un medico e da un’infermiera nel negozio e poco dopo un’ambulanza l’ha trasportata al vicino ospedale pediatrico di Temple Street.

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    La madre ha accusato Starbucks di non aver fornito alla figlia un vassoio dove poter appoggiare tutte le bevande acquistate. Il procedimento giudiziario si è concluso con il patteggiamento che ha permesso alla famiglia di ottenere un cospicuo risarcimento.

    L’incidente oltre ad averle causato ustioni permanenti sul corpo le ha anche provocato forti danni psicologici. Tutta la sua adolescenza è rimasta segnata da questo singolo episodio.

    La giovane ha infatti dovuto subire diverse operazioni di chirurgia estetica e per anni ha continuato a indossare camicie a maniche lunghe. Era questo l’unico modo che aveva per sfuggire agli sguardi interrogativi e nascondere le bruciature. Il giudice Garrett Simons ha dunque approvato la cifra proposta dal legale della madre Michael Byrne e ha ritenuto ragionevole il compenso richiesto.

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