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    Ragazzo ucciso a Roma, svolta nelle indagini: due persone sospettate in caserma. Spunta la pista della droga

    Luca è stato centrato alla testa da un proiettile. Gli investigatori non escludono alcuna pista: potrebbe esserci più di una semplice rapina dietro all'omicidio del personal trainer di 24 anni

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 25 Ott. 2019 alle 09:07 Aggiornato il 25 Ott. 2019 alle 11:51

    Ragazzo ucciso a Roma, svolta nelle indagini: due sospettati in caserma

    Svolta nelle indagini sulla morte di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma la notte del 23 ottobre. Potrebbe non essersi trattato di una semplice rapina. I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma sono arrivati a questa conclusione dopo il fermo di due 21enni romani. A denunciarli, la madre di uno dei due. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona e il racconto dei testimoni.

    Secondo una prima ricostruzione Luca Sacchi e la fidanzata, Anastasiya Kylemnyk, la sera dell’omicidio volevano acquistare droga ma poi le cose sono degenerate fino al tragico epilogo.

    Dai primi accertamenti, pare che i due sospettati, notando che nello zainetto della donna c’erano parecchi soldi, si sono offerti di procurare lo stupefacente per poi ritornare armati di pistola e rapinare la ragazza. Alla reazione di Luca hanno poi sparato in testa al giovane, che è morto poche ore dopo in ospedale.

    QUI tutti gli aggiornamenti sulle indagini

    Cosa è successo la notte dell’omicidio

    A quanto ricostruito finora, Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma, e la fidanzata erano nei pressi di un pub nella zona di Colli Albani, quando, intorno alle 23,30, sono stati avvicinati alle spalle da due uomini che hanno colpito Anastasia alla testa e le hanno strappato lo zaino. Non potevano saperlo, ma la 25enne aveva in borsa soltanto qualche decina di euro ed effetti personali.

    A quel punto Luca, un personal trainer amante delle arti marziali, li ha rincorsi e li ha affrontati. È stata questione di pochi attimi e uno dei due ha estratto la pistola, probabilmente un revolver, premendo il grilletto. Ma le indagini successive si stanno sviluppando anche attorno a un’altra ipotesi: uno scambio di droga tra i ragazzi coinvolti.

    Luca è stato centrato alla testa da un proiettile. Nonostante un delicatissimo intervento chirurgico a cui è stato sottoposto in nottata, è morto ieri mattina, 24 ottobre, all’ospedale San Giovanni di Roma. I genitori, che sono stati accanto a lui per tutto il giorno, hanno dato il consenso per la donazione degli organi.

    Personal trainer e appassionato di motocross: chi era il ragazzo ucciso
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