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    Ragazzo ucciso a Roma: i due accusati non rispondono al gip. Il legale del killer: “Ha chiesto scusa, non voleva uccidere”

    Nei loro confronti il pm contesta i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 26 Ott. 2019 alle 12:57 Aggiornato il 27 Ott. 2019 alle 08:46

    Ragazzo ucciso a Roma: gli accusati non rispondono al gip

    Non rispondono al gip gli accusati dell’omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma lo scorso mercoledì 23 ottobre.

    È quanto emerso al termine dell’interrogatorio a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ragazzi di 21 e 22 anni fermati per il delitto del personal trainer Luca Sacchi (qui il suo profilo), che si è svolto nel carcere di Regina Coeli nella mattinata di oggi, sabato 26 ottobre.

    Nei loro confronti il pm contesta i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Il gip di Roma, successivamente, ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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    Secondo quanto affermato dall’avvocato Alessandro Marcucci, legale di Valerio Del Grosso, esecutore materiale dell’omicidio, il suo assistito “Ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva di uccidere nessuno”.

    “Si è avvalso della facoltà di non rispondere – ha aggiunto Marcucci – e rimandiamo a un’altra occasione il confronto con i magistrati. È molto provato e dispiaciuto per quello che è successo” ha poi concluso il legale.

    L’altro arrestato, invece, avrebbe reso una dichiarazione spontanea affermando di essersi recato sul luogo del delitto solamente per “compiere una rapina” e di non essere a conoscenza del fatto che Del Grosso possedesse una pistola.

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    Intanto, continuano le indagini degli inquirenti per ricostruire ciò che è successo con precisione la notte dell’agguato.

    Nonostante le smentite della fidanzata della vittima, la 25enne Anastasiya Kylemnyk, gli inquirenti continuano a prediligere la pista di una vendita di droga finita male. Nello zaino della ragazza, infatti, sono stati ritrovati circa 2mila euro in rotoli da banconote da 20 e 50 euro.

    Denaro che, secondo gli inquirenti, sarebbe servito alla giovane per acquistare marijuana.

    A confermare l’acquisto di droga ci sarebbe anche un testimone, Valerio Rispoli, amico e contatto di Valerio Del Grosso che aveva chiesto di portare la droga davanti il pub John Cabot, dove poi è avvenuto il delitto.

    Quello che è successo dopo non è ancora del tutto chiaro. Del Grosso e Pirino, infatti, potrebbero aver deciso di derubare la ragazza senza consegnare la droga, scatenando, così, la reazione del fidanzato Luca Sacchi, che a quel punto sarebbe stato freddato da Del Grosso.

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