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    Mascherine anche all’aperto, tamponi in aeroporto e piazze chiuse: il nuovo piano del governo per evitare la seconda ondata

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 12 Ago. 2020 alle 08:37 Aggiornato il 12 Ago. 2020 alle 09:13

    Il governo pensa a nuove misure per bloccare la curva di contagi da Covid

    Mascherine per tutti, anche all’aperto, tamponi e quarantena per chi ritorna dalle vacanze all’estero e ingressi limitati in piazze e locali notturni. È il piano che il governo sta mettendo a punto per bloccare la risalita della curva epidemica da Covid registrata negli ultimi giorni. Alcune Regioni, tra cui l’Emilia Romagna, hanno già introdotto l’obbligo di tampone entro 24 per chi ritorna da Spagna, Grecia e Malta, e di quarantena per i turisti che rientrano dalla Croazia. Isolamento di 15 giorni anche per i cittadini pugliesi che tornano dagli stessi Paesi dopo che il governatore Emiliano ha denunciato che i nuovi casi di positività riguardano per la maggior parte chi ha visitato quelle mete.

    Ma la raffica di ordinanze locali per limitare il contagio “di ritorno” potrebbe non bastare considerando che in molte località la movida notturna continua come se niente fosse. Ieri, martedì 11 agosto, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha intimato ai governatori più interessati dai focolai “estivi” di aumentare i controlli. “Alzate il livello di vigilanza e imponete linee guida rigide altrimenti saremo costretti a intervenire su tutto il territorio”, ha dichiarato Boccia. Ora l’intenzione dell’esecutivo è quella di monitorare l’andamento della curva epidemica sino a Ferragosto per poi decidersi sull’imposizione di misure più uniformi. La prima potrebbe essere quella che è già in vigore in Toscana, Campania e sul litorale Laziale, e cioè l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, considerato che gli assembramenti sono all’ordine del giorno anche sulle spiagge e nei locali all’aperto.

    Intanto, a Roma alcune piazze sono state chiuse e gli ingressi contingentati per evitare l’affollamento. E sta per scattare l’obbligo di registrarsi e sottoporsi a controlli sanitari quando si rientra dalle mete vacanziere del Mediterraneo più inflazionate, Malta, Spagna e Grecia appunto, anche in Sicilia, dove il governatore Nello Musumeci avrebbe già pronta l’ordinanza, e dove i nuovi casi di Covid secondo l’ultimo bollettino risultano più numerosi di quelli registrati in Lombardia.

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