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Palermo, stop a bici e monopattini in alcune strade del centro: è polemica

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Sta facendo discutere l’ordinanza del comune di Palermo che proibisce l’accesso a Via Maqueda e sul Cassaro alle biciclette e ai monopattini, ma consente la circolazione indisturbata di auto, scooter, taxi e l’occupazione delle aree da parte delle bancarelle e tavolini dei locali. Il provvedimento, inoltre, solleva dubbi sulla coerenza delle politiche urbane. Durante il weekend, la mancanza di controlli da parte della polizia municipale ha portato a numerose violazioni delle aree pedonali da parte di mezzi non autorizzati, sollevando l’interrogativo se il problema sia rappresentato dalle biciclette o dall’assenza di un efficace controllo nelle zone pedonali del centro storico, ormai trascurate e letteralmente abbandonate.

Nello specifico l’ordinanza prevede: istituzione di una corsia centrale di larghezza non inferiore a 3,50 m delimitata da striscia continua bianca longitudinale, fatti salvi gli attraversamenti e i varchi carrabili, libera da qualsiasi ostacolo e/o impedimento, per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso e degli altri mezzi autorizzati in area pedonale; divieto di transito ai monopattini elettrici (sia a noleggio che privati) e alle biciclette a pedalata muscolare o a pedalata assistita, i quali dovranno essere condotti a mano in modo da evitare incidenti.
Le società di noleggio monopattini e biciclette avranno l’obbligo di disattivare i mezzi o ridurre la velocità a passo d’uomo, mentre le forze dell’ordine, anche coadiuvate con le associazioni d’arma, avranno il compito di vigilare sul rispetto dei divieti e delle regole.

Lo scontento è percepibile anche per alcune segnalazioni giunte alla nostra redazione dai lettori, che nello specifico lamentano: “Parecchi tratti vietati sono invece accessibili a macchine e motorini, vedi il tratto di cso Vittorio fra via roma e via maqueda; piste ciclabili inesistenti; permanenza di carrozze e motoapi per turisti”.

Riportiamo qui il comunicato integrale della Consulta della Bicicletta di Palermo:

“I componenti della Consulta della Bicicletta del Comune di Palermo esprimono forte disappunto in merito alla scelta dell’Amministrazione comunale di non procedere al rinnovo del suddetto organo consultivo. Il mancato rinnovo della Consulta, a un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta, appare la conferma di una politica in contrasto con gli annunciati obiettivi di sviluppo della mobilità sostenibile. La riduzione e la “stagionalizzazione” dell’isola pedonale di Mondello, la Domenica in Favorita senza la chiusura alle auto, l’incomprensibile scetticismo verso il tram e nessun progetto di estensione della ZTL sono solo alcuni esempi che dimostrano quanto sia lontana Palermo dalle altre città europee. A tutto questo si aggiunge adesso il discriminante e sproporzionato divieto di circolazione per bici e monopattini (ma non per carrozze e ape calesse?) in via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele, che avrebbe categoricamente dovuto essere preceduto dalla realizzazione delle vie ciclabili alternative indicate dalla Consulta (piste ciclabili/corsie preferenziali in via Roma e pista bidirezionale da via Bonello a via Dante attraverso via Papireto).Altrettanto eloquente è il fatto che l’Amministrazione stia puntualmente disattendendo le soluzioni che la Consulta aveva suggerito e che in molti casi erano state condivise dagli stessi uffici comunali. La Consulta aveva espresso perplessità sulla realizzazione della pista ciclabile Stazione-Università, almeno nei termini in cui è stata progettata, avanzando una serie di proposte migliorative, che sono state ignorate. Aveva già raggiunto un’intesa con il RUP della Costa Sud, nel senso di rendere finalmente funzionale la pista ciclabile che dal Foro Italico consentirebbe di raggiungere senza soluzione di continuità Acqua dei Corsari, mentre si apprende adesso che il Comune intende trasformare via Messina Marine in una strada a quattro corsie, eliminando la pista ciclabile”.

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