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    “Ho visto il corpo di Willy a terra, mi fa ancora male. Era sempre gioioso, pacifico”

    La testimonianza di un conoscente del 21enne ucciso di botte a Colleferro

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 8 Set. 2020 alle 13:23 Aggiornato il 8 Set. 2020 alle 15:25

    “Willy era un ragazzo gioioso, sempre sorridente, un persona a posto che non ha mai creato problemi”. A raccontarlo a TPI è Marco, nome di fantasia, un ragazzo che lavora al pub “La Movida”, tra i più frequentati a Colleferro.

    E a Colleferro proseguono le indagini sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo italo-capoverdiano di 21 anni morto dopo un pestaggio nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre.

    “Willy e il suo gruppo passavano qui spesso, sono bravi ragazzi,  questo non è in dubbio. Gli altri, gli aggressori, nemmeno li conosco. Non li ho mai visti. So solo che sono delle bestie che hanno ammazzato una persona”, racconta Marco. “Willy veniva spesso al locale, si faceva qualche battuta così, anche con gli altri ragazzi. Era molto pacifico, sempre sorridente, ma tutto il suo gruppo è così, non hanno mai creato problemi, sono ragazzi a posto. Anche i gestori degli altri locali lo hanno detto”.

    La morte di Willy lo ha sconvolto, Marco ancora non riesce a parlare di quella maledetta sera in cui il 21enne è stato aggredito, buttato a terra e picchiato fino a perdere la vita.

    “Non so come sono andate le cose, sono sceso all’ultimo quando i fatti erano già successi, ho visto il corpo di Willy a terra, sì, ma ancora mi fa impressione e non voglio parlarne. Sono state dette tante cose. Nei paesi poi si fanno chiacchiere”, conclude Marco.

    Per la giornata di oggi sono previsti gli interrogatori di garanzia, a Rebibbia, per i quattro fermati. Ai fratelli Bianchi si aggiungono Francesco Belleggia, 23 anni, e Mario Pincarelli, 22. Non è ancora chiaro se i quattro collaboreranno con le forze dell’ordine, o se sono pronti a scaricarsi a vicenda la responsabilità dell’omicidio di Willy Monteiro. Nei loro confronti, ormai da due giorni, in Italia si è scatenato un putiferio: le loro pagine Facebook sono costellate di minacce di morte e di vendetta. I fratelli Bianchi, specifica Il Corriere della Sera, hanno alle spalle anche due denunce per rissa, che però non sono ancora arrivate a processo. Nella rissa con Willy e i suoi amici, altri due ragazzi sono rimasti feriti: hanno una prognosi di dieci giorni. Le indagini si concentrano anche su un quinto complice, che quella sera era alla guida del Suv: dai primi rilievi, sembra che si sia limitato a questo, senza avere alcun ruolo attivo nel pestaggio.

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