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    Natale, Governo pronto a varare il Dpcm. Spostamenti, cenone, divieti: tutte le misure

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Dic. 2020 alle 11:06

    C’è attesa per il nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte che verrà varato il 3 dicembre. Sarà plasmato anche in base al confronto tra Governo e Regioni – in corso questa mattina – anche se l’impianto del provvedimento si va delineando sulla base di una linea prudenziale come per le misure adottate nelle ultime settimane nel contrasto all’emergenza Covid in Italia. Qualche giorno prima di Natale dovrebbe entrare in vigore il divieto di spostamento tra le Regioni. Una misura che non dovrebbe riguardare chi ha la residenza in un’altra regione o chi dovrebbe fare rientro nel proprio domicilio.

    Vietati spostamenti tra Regioni

    La linea del governo resta invariata: dal 19 dicembre al 10 gennaio – per scongiurare una terza ondata dell’epidemia che potrebbe essere innescata dai pranzi e dalle cene delle Feste “con troppi parenti provenienti da varie zone del Paese” – saranno vietati gli spostamenti tra una Regione all’altra. Anche dello stesso colore. Con una deroga certa: sì al ritorno alla propria residenza o domicilio. E un’altra ancora da discutere, ma al momento improbabile: la possibilità di raggiungere i parenti di primo grado.

    Ristoranti, hotel e negozi

    Nella zona arancione, secondo le regole già in vigore, non è consentito lasciare il proprio Comune. Più libertà di movimenti per chi vuole raggiungere la propria seconda casa all’interno della zona gialla prima del blocco. Per chi andrà all’estero, in particolare per sciare nei Paesi che mantengono gli impianti aperti, si profila la quarantena al rientro. I ristoranti dovrebbero restare chiusi il 25 e il 26 dicembre, mentre i negozi resterebbero aperti fino alle 21 per evitare assembramenti.

    Probabilmente dal 4 al 20 dicembre verranno allentate alcune restrizioni, ma dopo il 20 tutto sarà di nuovo molto rigido. Prima di allora riapriranno i negozi nei centri commerciali nel weekend, verranno prorogati gli orari di apertura fino alle 21 e  i ristoranti, almeno nelle zone gialle, potrebbero riaprire anche per la cena con le dovute limitazioni anti contagio. Resta il coprifuoco che però andrà dalle 22 alle 6 e non dalle 22 alle 5 come è adesso.

    Feste solo tra conviventi

    Il 25 e il 26 i ristoranti resteranno chiusi ovunque e la raccomandazione è di far festa solo tra persone conviventi. Vietata ogni tipo di festa al chiuso o all’aperto. Gli hotel in zone di montagna e piste da sci resteranno chiusi, così come cinema e teatri, mentre chi svolgerà le vacanze all’estero sarà costretto a un periodo di quarantena, così come chi tornerà da paesi stranieri.

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