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    Migranti, i porti in Italia sono chiusi? Come no: a Lampedusa in un mese arrivate 600 persone

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 2 Lug. 2019 alle 15:01 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:28

    LAMPEDUSA 600 MIGRANTI SBARCATI – In meno di un mese a Lampedusa sono arrivate 600 persone. In meno di un mese. A Lampedusa, quella Lampedusa dove il ministro dell’inferno Salvini ha lanciato fuoco e fiamme contro le 43 persone a bordo della Sea Watch. Ecco, in quel porto lì, quello dove dei gretti sfegatati tifosi del governo hanno urlato cose irripetibili, sono arrivate altre 550 persone senza che nessuno abbia avuto niente da dire, nessun bordata di tweet e dirette Facebook, nessun tremore tra i sovranisti nostrani e nessuna preoccupata censura da parte del governo.

    Solo l’altro ieri notte ne sono arrivati altri 25, tra cui donne e bambini. Nessun nave da guerra della Guardia di Finanza ha pensato bene di mettersi di traverso a pochi centimetri dall’attracco e nessun telegiornale ne ha dato notizia.

    L’unico che prova a gridare ad alta voce è il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello ma provate a pensare come poco possa arrivare la voce di un sindaco in questi tempi in cui il dissenso e le notizie scomode sono vissute come tradimenti alla patria. Niente di niente. Eppure l’ultima nave ha attraccato di fronte alla pescheria cittadina, a pochi passi da un ristorante pieno di turisti, come riporta Elvria Terranova per AdnKronos.

    Venivano dal Ciad, dal Ghana, dall’Egitto e dal Marocco. E sono migranti invisibili perché riescono a salvarsi dalle fauci della propaganda eppure basterebbe raccontarli proprio per smontare la retorica di chi abbocca al Capitano leghista e crede davvero che i porti siano chiusi o che l’immigrazione si sia fermata grazie al pugno duro del ministro dell’interno.

    L’operazione Sea Watch è servita solo a rimpolpare quei voti di rabbia di cui Salvini è ghiotto ma una soluzione strutturale al problema non c’è. Non ce l’ha l’Europa e non ce l’ha sicuramente Salvini (che in Europa continua a mancare agli incontri sull’immigrazione, appunto).

    I veri annegati siamo noi in mezzo alla melma di un’informazione completamente sballata, costruita ad arte per aizzare le fazioni delle opposte tifoserie quando basterebbe invece dare un occhio ai numeri per rendersi conto che Il Grande Fratello dell’immigrazione in fondo ci osserva un po’ tutti, facendoci credere di essere al sicuro dalle bugie continue e dai nascondenti di un governo che viene smutandato tutti i giorni dai numeri, dagli eventi e dagli arrivi.

    Sarebbe interessante sapere che ne dice Salvini degli altri 550 in meno di un mese, se sa indicarci quale siano le soluzioni per il presente e per il futuro. Se pensa davvero mostrando i denti di poter spaventare persone che attraversano il deserto, sopravvivono agli stupri e alle sevizie in Libia e poi si buttano ad attraversare il mare per portare in salvo la pelle. Sarebbe davvero da chiedergli se pensa di doversela prendere con loro, piuttosto che con quelli che stanno in alto. Ma lì ci vorrebbe coraggio. Quello vero.

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