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    L’infermiera che rifiuta il vaccino: “Non lo farò anche a costo di licenziarmi”

    Creit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Apr. 2021 alle 13:06

    “Non mi vaccinerò, gli altri vaccini sono stati testati a lungo prima di essere usati, di questi invece non conosciamo gli effetti, soprattutto sul lungo periodo” a parlare in anonimato è un’infermiera che a Repubblica ha deciso di raccontare e spiegare i motivi per i quali ha annunciato che non si sottoporrà al vaccino anti-Covid. La donna fa parte di quella sparuta schiera di sanitari che attualmente rifiutano il vaccino pur andando incontro a sospensione del lavoro.

    “Non chiamatemi No-Vax: io gli altri vaccini li ho fatti tutti. E soprattutto non sono una negazionista: so bene qual è la situazione, nel mio reparto porto tanti pazienti Covid verso la guarigione, ma anche tanti verso la morte”, dice. “L’obbligo di una vaccinazione di massa mi spaventa: io sono cresciuta in un Paese in cui c’era la dittatura. Per il resto mi sono letta il decreto, non parla di licenziamento, ma di sospensione”.

    L’infermiera preferisce sottoporsi a questo periodo di sospensione facendo altri lavori, ma non vuole rinunciare alla libertà di non fare il vaccino. “Ci ho pensato, sono disposta a fare qualunque lavoro, anche i più umili. Altri colleghi che come me resistono invece dicono: ‘non posso permettermi di stare senza lo stipendio, ma il consenso non lo firmo, l’azienda mi deve obbligare e prendersi le sue responsabilità’. Io invece piuttosto mi licenzio”.

    La donna spiega di non aver paura di ammalarsi perché “le persone ricoverate e gravi sono soprattutto quelle anziane e con malattie pregresse, quindi io accetto il rischio”. Alla domanda: “lei si ammala, potrà infettare un suo paziente. Non si sente responsabile?”, l’infermiera ha risposto: “Al lavoro ho molte più probabilità di essere contagiata rispetto a quelle di contagiare qualcuno e comunque i dispositivi di protezione dovrebbero impedire la diffusione del virus, tant’è che io finora non mi sono ammalata”.

    Secondo la donna in futuro, specie per i richiami, ci saranno numerose defezioni tra i sanitari: “Adesso è vero che quasi tutti i sanitari si sono fatti vaccinare, ma ho sentito molti che non lo rifarebbero. Peraltro, almeno da noi, non è stato fatto alcuno screening quindi non si sa se tutti i vaccinati siano ancora immunizzati. E quando inizieranno a fare i richiami, si vedranno molte defezioni a mio avviso, soprattutto perché non si sa per quanto tempo si dovrà continuare così. E cosa faranno, sospenderanno tutti?”.

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