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Giorgia Meloni: “La vita da premier è un grande frullatore. Cerco di mettercela tutta per stare con mia figlia”

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Giorgia Meloni: “La vita da premier è un grande frullatore. Cerco di mettercela tutta per stare con mia figlia”

Essere presidente del Consiglio “è un po’ come essere dentro un grande frullatore”. Lo ha detto Giorgia Meloni, che si è raccontata in un’intervista a Donna Moderna dedicata ai primi 100 giorni da capo del governo.

S&D

“Palazzo Chigi è una macchina che lavora h24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Non ci si ferma mai. Enrico Mentana la definirebbe una ‘maratona’. È esattamente così: si è sempre in diretta, senza pause. Il rischio è quello di essere completamente assorbiti, essere risucchiati del tutto, senza lasciare spazio a se stessi e alla famiglia”, ha spiegato la premier, che ha detto di fare “il possibile” per accompagnare la figlia Ginevra a scuola “e per tornare a casa alla sera per metterla a dormire, come ho cercato di fare sempre”.

“Per questo cerco di limitare al massimo le notti fuori casa, facendo di tutto per tornare anche quando sono all’estero”, ha sottolineato. “Certo, a volte è impossibile, ma cerco di non perdere tempo, di comprimere al massimo l’agenda. Preferisco saltare il pranzo che tornare troppo tardi la sera. Non solo perché è importante per Ginevra, e per Andrea, ma perché lo è per me. Ci sono giornate che sembrano tragiche, poi torni a casa, stai un pò con Andrea, con Ginevra e il suo entusiasmo, sai che stanno bene, e ti rendi conto che tutto il resto si supera”.

Da quando è premier, ha detto Meloni, la sua vita “è diventata più frenetica, ma non meno entusiasmante”. “Cerco di mettercela tutta per ritagliarmi più tempo possibile per stare con Ginevra”, ha aggiunto Meloni, anche se conciliare famiglia e lavoro è diventato “ancora più complicato”.

“A volte riesco di più, altre meno, ma ho la fortuna, che tantissimi altri genitori in Italia non hanno, di poter contare su diverse persone che mi danno una mano”. Una di queste è il compagno e giornalista Andrea Giambruno definito “un padre straordinario, estremamente presente e attento” che “sa arrivare dove io non riesco”. “Poi ci sono mia sorella Arianna, i nonni di Ginevra, la mia assistente Patrizia che risolve mille problemi, la tata di Ginevra, Betty, che ormai è parte della famiglia: sono insostituibili, e insieme a me fanno i salti mortali per stare dietro a tutto”.

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